|
|
ATTUALE SISTEMA ECONOMICO
Il Sistema Economico Italiano
è stato influenzato negativamente dalle ideologie dei Partiti di destra
considerando l'Istituzioni Pubbliche parassitarie, con Spesa di Bilancio
eccessiva, mentre il Partito Socialista al Governo e Comunista all'opposizione,
considerando l'Attività Private con finalità di lucro capitalista, prelevano
una parte del fondo pensionistico INPS, per creare
La destituzione politica per
via giudiziaria del Partito Socialista, consente al Partito Comunista Italiano
d'arrivare
L'oscillazioni
speculative del valore delle monete europee, fecero perdere la decisione alla
Banche Europee la nascita di una moneta unica europea Euro e di una Banca
Centrale Europea B.C.E, chiedendo un accordo sancito a Maastricht, sottoscritto
dai Partiti Europei, con parametri di spesa pubblica, che non superi del 3% del
Prodotto Interno Lordo PIL per dare stabilità e parità di scambio tra Euro e
Dollaro degli Stati Uniti, lo Yen Giapponese e cambio nell’area Araba del
Petrodollaro.
Nello stesso anno 1992
delle stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui vennero trucidati i Magistrati
Antimafia dott. Giovanni FALCONE e dott. Paolo BORSELLINO e la loro scorta di
Giovani Carabinieri e Poliziotti, il Governo con delle leggi truffa
privatizzava gl’Istituti di Credito Bancario Italiani e la Banca d’Italia, che
dettava il costo del denaro, senza rispondere al Ministero del Tesoro,
Nello stesso anno 1992
nasceva l’accordo di Maastricht del 3% della spesa pubblica rispetto al PIL, e
programmata moneta unica europea Euro con la nascente Banca Centrale Europea
BCE.
LO STATO ITALIANO PERDEVA LA
SOVRANITA’ MONETARIA e SOVRANITA’ NAZIONALE
Lo Stato Italiano controllato da una mafia istituzionalizzata di
corruzione per il Potere Politico e Finanziario Speculativo
che usava la mafia criminale, lasciata latitante per decenni
i Magistrati e Giudici e le scorte di Carabinieri e Poliziotti, lasciati
soli ed assassinati,
per compiere il loro dovere Istituzionale e Costituzionale
con Sentenze tardive decennali.
LE PRIVATIZZAZIONI TRUFFA AI DANNI DELLO
STATO ITALIANO
Lo
Stato Italiano è il Popolo Italiano e i confini del Territorio Italiano, non
può essere considerato a priori comunista, se con le tasse dei Cittadini
Italiani gestisce le Istituzioni Italiane e con a maggioranza azionaria
gestisce alcune Attività Economiche Essenziali, per avere la garanzia di un
gettito valutario e stabilizzare il potere d’acquisto ai Cittadini Italiani, la
Libertà d’Impresa degli Imprenditori e garantita, ma far passare le
privatizzazioni come sinonimo di efficienza ed economicità il risultato è stato
disastroso a danno dei Cittadini Italiani e dello Stato Italiano.
La Partitocrazia Italiana dimostra il retaggio
fascista, intriso di mafia, con l'anarchia, l'incapacità e perdita del potere
politico reale, perché costretta ad accettare le proposte dalle menti vendute
dei cosiddetti Economisti Italiani e Stranieri, che dimostrano l'assurdità
ideologica di divisione tra pubblico e privato, per cui la privatizzazione
che doveva essere un rimedio con la concorrenza, efficienza e riduzione delle
tariffe e prezzi al consumo, la vendita delle Attività Industriali e Servizi
Pubblici, sono state usate per rendere
esigibili interessi ed emissioni dei BOT e CCT acquistati delle
Banche Italiane ed Estere, diventate di fatto proprietarie e maggiori azioniste
delle società ENEL, ITALGAS, TELECOM, POSTE ITALIANE, FERROVIE, AUTOSTRADE,
AEROPORTI, ALITALIA e ASSICURAZIONI, ma la cosa peggiore ed illegale, che
la privatizzazione in realtà sono state pagate dai medi e piccoli risparmiatori
Cittadini-e Italiani-e, con le perdite delle quotazione dei titoli di Borsa
decise dai stessi Istituti Finanziari e alcune Grandi Attività.
Occorre domandarsi dove sono finite tutte le risorse
valutarie ricevute dalle privatizzazioni delle Attività Industriali e
Servizi Pubblici, che avrebbero dovuto creare efficienza e concorrenza e
ridurre i costi delle tariffe e prezzi al consumo invece essendo unica la rete
di distribuzione, sono aumentati i gestori dell'energia, raddoppiando ed
aumentando costantemente le tariffe di cartello, per pagare la pubblicità
ossessionante e dividendi azionari solo ai Grandi Investitori, per cui
diventata una vera tassazione indiretta ai Cittadini-e Italiani-e
dimostrando il grande inganno ideologico tra Pubblico e Privato.
La
Partitocrazia Italiana e le menti vendute dei cosiddetti Economisti Italiani
enunciano la necessità della crescita economica, senza avere il coraggio
d’affermare, che il sistema creato di Spesa Pubblica ed Economico Speculativo
non lo consente. Occorre conoscere il numero totale della Classe Dirigente,
nelle Partitocrazia Politica, Ministeri, Forze Armate, della Finanza,
nell'Interno, nell’Istituzione Giudiziaria, nella Istituzione Sanitaria, nella
Pubblica Istruzione, nell’Industria e Commercio, Liberi professionisti,
Avvocati, Commercialisti, Ingegneri, Dottori, Assicurativi, Bancari,
Giornalisti e Dirigenti Pensionati, per comprendere la percentuale della Classe
Dirigenti rispetto al resto dei Cittadini Italiani, sull’ammontare totale
valutario dello Stato Italiano e quanto incidono sulle Aliquote Fiscali, sulla
incapacità gestionale dell’INPS, sulle scarse risorse destinate alle Ricerca
Scientifica, Industriali e Commerciale, quanto incide sui costi Industriali e
Commerciali ed investimenti, sugl’interessi passivi, per comprendere come poche
Grandi Industrie riescono a restare competitive in Italia e all’Estero, per cui
occorrono investimenti finanziari consistenti ed anni per riconquistare e
conquistare il mercato commerciale Nazionale ed Internazionale, per una reale
Crescita Economica Industriale e Commerciale
Il Sistema Economico
Speculativo che usa i Fondi d'investimento dei risparmiatori Cittadini Italiani
con cui ripiana le perdite finanziarie e finanzia la pubblicità ossessionante,
che una legge della Partitocrazia Italiana è tutta deducibile nell’anno di
fatturazione dal totale d’imponibile di bilancio aziendale, serve a ridurre il
tempo e spazi d’informazione reale, per presentare un’Italia virtuale di
benessere e crescita economica, mentre per gl'investimenti per la ricerca
scientifica, consulenze innovazione tecnologica, commerciale è deducibile solo
il 50% nell’arco di cinque anni, per cui le Banche Finanziarie speculative con
gl'affidamenti o in leasing chiedono esorbitanti d’interessi del 18% senza
nessun rischio, perché le perdite possono dedurle dall'imponibile fiscale.
Lo spazio e tempo che resta è propinata una
programmazione demenziale, con notiziole ripetitive ed uguali in tutti i canali
radiotelevisivi nell’arco della giornata per cui i quattro miliardi di Euro che
i Cittadini Italiani direttamente ed indirettamente destinati per ricevere
informazione, al contrario riceviamo la disinformazione su tutti i dati
Istituzionali, Sociali ed Economici
Il Sistema Economico Speculativo si manifesta sul
risparmio energetico, con riduzione dei consumi, che diventa un maggior margine
per aumentare inesorabilmente le tariffe nelle bollette ed indiretta tassazione
sui redditi, senza conoscere come consumatori e risparmiatori i Bilanci ed
imponibile fiscale delle Società Erogatrici energia elettrica e gas, per
comprendere le motivazioni reali degl'aumenti delle tariffe.
La Partitocrazia Italiana ormai e assoggettata alle
decisione della Banca Centrale Europea e Banche Nazionali, per puro interesse
personale alla gestione politica, tacendo a comportamenti manifesti contro i
piccoli e medi Risparmiatori Italiani ed Europei e Sviluppo Economico, perché
aumentando del 3 o 4 % ogni anno il costo del denaro, significa aumento dei
costo dei mutui, ma soprattutto l'aumento dei tassi d'interesse per le attività
economiche, che aumentano i prezzi al consumo e delle tariffe energetiche e
inoltre gl'interessi sui debiti contratti dallo Stato Italiano, mentre per
gl'errori finanziari speculativi delle Banche Internazionali, viene immessa liquidità,
senza rendere conto a nessuno, significa frenare i consumi e morte
dell'Economia Pubblica e Privata, sostituita dal cancro dello sfruttamento sul
costo del lavoro e speculazione di Borsa e Valutarie Internazionali,
mistificata come Globalizzazione dei Mercati.
SISTEMA DI
POTERE BANCARIO
SEGRETO
BANCARIO
Incostituzionale
Violazione
del principio art. 1.a. della Costituzione Seconda Repubblica Italiana al
Sovranità appartiene al Popolo Italiano nello Stato Italiano
Art. 42 bis. La Costituzione
della seconda Repubblica Italiana prevede il Segreto dei beni preziosi e
valutari dei Cittadini Italiani, nelle varie forme di Deposito Bancario
Nazionali ed Esteri, dal vincolo di segretezza è escluso lo Stato Italiano
rappresentati dal Ministero delle Finanze e Ministero della Giustizia,
nell’ambito esclusivo delle loro funzioni di controllo fiscale e legalità
giuridica.
Il
Segreto Bancario è una violazione
dell’Art. 1 della Costituzione Italiana la Sovranità appartiene al Popolo
dello Stato Italiano, per cui contraddice una regolare e legale Dichiarazione
dei Redditi, che è un atto pubblico, come è per le dichiarazioni ISEE, in cui
vengono individuati tutti i conti
correnti c/c i libretti di deposito
aperti ed anche le somme, mentre il Sistema Fascista divengono Segreti i
Conti Correnti c/c e libretti di Deposito e dei Mod. Unico e Mod. 730 dei
Grandi Depositi, Grande Finanza e della Classe Dirigente.
Il
Segreto Bancario è una violazione
dell’Art. 1 della Costituzione Italiana la Sovranità appartiene al
Popolo dello Stato Italiano, in quanto ha consentito l’Impoverimento o Povertà
di milioni di Cittadini Italiani, per cui
oggi il 10% dei Cittadini Italiani detengo il 50% del totale valore
monetario in circolazione o depositati nello Stato Italiano o all’Estero,
questo non può essere avvenuto legalmente con aliquote fiscali del 52% a
livello Nazionale.
Il
Segreto Bancario è un Potere Costituito Fascista, in quanto sono state
letteralmente predate milioni e milioni di euro con falsi bilanci senza nessun
controllo e trasferiti in Banche Estere su c/c cifrati e criptati, inoltre
questo fiume di denaro illecito, passato attraverso obbligatoriamente dalle
Banche Italiane ed Estere, nessuno le controlla, significa anche evasione sull’evasione
fiscale, delle somme ricavate dalle illegalità, usura, pizzo, celebroletali,
prostituzione, somme distolte negli appalti.
Un accordo sancito a Maastricht, sottoscritto
dalle Partitocrazie Fasciste Europee, con i parametri di spesa fisso al
3% del Prodotto Industriale Lordo o P.I.L. peggiora la situazione del Sistema
Monetario ed Economico Occupazionale e Reddito dei Cittadini-e dei Paesi
Europei, per cui se il PIL resta a zero uno Stato Nazionale s’indebita del 3%
della Spesa Pubblica, questa e la impersonificazione dell’Ignoranza insegnata
anche nelle Università di Economia del Debito certo ed esigibile.
Occorreva
prima sancire una Costituzione degli Stati Federati Europei, con una Democrazia
Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, con Unico Sistema Politico,
Fiscale, Retributivo e Pensionistico delle Nazioni Europee, condiviso da tutti
i Cittadini-e Europei e dopo una moneta unica Euro, con diverso valore, poiché
non tutte le Nazioni Europee, hanno stessa estensione territoriale, numero
d'abitanti e risorse di materie prime, numero di industrie, alcune Nazioni
vivono del turismo o agricoltura, per cui incentivati dal diverso valore della
moneta uninominale Euro.
Democrazia RAPPRESENTATIVA Partecipativa e Cogestione
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
EVOLUTIVO
La prima forma di
Convivenza Civile degl’Esseri Umani è basata sullo scambio di prodotti naturali
e minerali e secondo le necessità e domanda, ne deriva un vantaggio che un
piccolo oggetto lo ricordasse al prossimo scambio, sino alla nascita della
moneta.
Nel tempo la moneta è scambiata per avere alimentari,
prodotti al consumo e materie prime, da trasformare, con uno creatività
stilistica e professionalità tecnologiche produttive su grande scala e
commercializzati a livello di Globalizzazione dei Mercati, con Imprenditori,
Professionisti, Ricercatori, Stilisti, Dirigenti, Funzionari, Dipendenti
e Lavoratori, nei settori dei Servizi Istituzionali e Previdenziali, Agricolo,
Artigianato, Edilizia, Infrastrutture, Servizi Finanziari, Assicurativi,
Gestori ed Erogatori Energia, Piccola, Media e Grande Industria Multinazionale,
con costi di Bilancio di Spesa Pubblica Servizi Istituzionali e Previdenziali,
con Tariffe al Consumo di materie prime ed energetiche, Listino Prezzi di
Produzione e Commercializzazione di prodotti al consumo, chiamata
Economia Globale Mondiale.
Il valore della moneta di una Nazione o degli Stati
Europei e determinato dalla Produzione Industriale Lordo o PIL, paragonato al
Bilancio di Spesa Pubblica ed Entrate Fiscali e debito Nazionale Primario
Pubblico e debito in BOT e CCT con l’Estero e Nazionale, ma ultimamente anche
dal Mercato Commerciale Interno di Prodotti Nazionali
L'Economia
dovrebbe servire principalmente per dare un reddito ed una pensione sulla
base dei meriti scientifici, sulle capacità professionali, lavoro intellettuale
e manuale, mentre
Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa, è sancito dalla Costituzione della seconda Repubblica Italiana,
che l'Attività esclusivamente speculative, sono un reato contro lo Stato
Italiano, il motivo è che da un capitale iniziale investito in titoli azionari,
senza conoscere il numero di emissioni e cedole corrispondenti, avvengono
passaggi valutari a danno dei piccoli risparmiatori, perché la movimentazione
delle azioni e valore dei capitali speculativi giornalieri e cosi veloce, che
dimostrano non essere investimenti necessari alle aziende per essere investiti
nella ricerca scientifica, industriale e commerciale, con una stabilizzazione
dell'occupazione o incremento, solo speculativi e qualora i titoli di Borsa di
un'attività sono venduti in modo esponenziale e subiscono perdite incontrollate
chiudono l'attività, con perdita dei posti di lavoro e reddito mensile dei
lavoratori.
Le Banche Nazionali ed Internazionali, i
titoli emessi in quantità superore inimmaginabile, rispetto al pacchetto d'emissioni
iniziale approvato Istituto di Controllo, vengono chiamati titoli tossici, in
realtà è una truffa di proporzioni Mondiale, perché per ottenere utili
speculativi adeguati alla spesa di gestione giornaliera, occorre movimentare
una grandissima quantità di titoli, che rivenduti dopo il rialzo, alcuni
speculatori consapevoli o inconsapevoli, hanno avuto un aumento di valuta ed
altri inevitabile perdita, mentre i titoli tossici, quando entrano nel mercato
falsano il valore della speculazione e conseguente trasferimento di capitali
verso coloro che comandano la movimentazione, i piccoli risparmiatori ignari
scoprono dopo, che i loro titoli sono inesistenti ed una truffa.
ECONOMIA
L’Economia e riferita in
vari settori dello Stato Italiano.
L’Economia di uno Stato
Nazionale si fonda su due principi fondamentali.
Equa distribuzione dei Redditi,
secondo reali responsabilità civili e penali, per tutte le Categorie
Istituzionali, Sociali ed Economiche, con adeguamento annuale uguale per tutti,
al reale aumento del costo della Vita.
Equa tassazione o aliquote fiscali
al 36% su una scala di Reddito dai 40 ai 50 mila euro di tutte le Categorie
Istituzionali, Sociali ed Economiche.
Qualora questi due principi o anche uno solo
non è rispettato, ne consegue la Morte dell’Economia.
Economia Monetaria
L’Economia Monetaria e la
gestione dell’emissione della valuta da parte della Banca Nazionale Italiana o
emissione dei Titoli di Stato, come BOT e CCT. che sono dei pacherò con
interessi maturati quinquennali, decennali e ventennali.
Economia Bancaria Investimento
L’Economia Bancaria
d’Investimento serve ha finanziare Mutui per la casa, Fabbricati in genere o
Attrezzature Industriali, Affidamenti Attività Produttive e Commerciali,
vendite di Titoli Azionari Italiani ed Esteri e vendite di Titoli di Stato
Italiani ed Esteri, al fine d’impedire di coinvolgere le somme di deposito e
prestiti dei Cittadini-e- Italiani-e e Stranieri.
Economia Bancaria di Deposito e Prestiti.
L’Economia Bancaria di
Deposito e Prestiti è la gestione della valuta depositata nelle banche e
gestisce i Prestiti ai Cittadini sulla base d’interessi legali, restituiti a
rate mensili o semestrali.
Economia industriale
L’Economia Industriale è la
gestione della valuta investita, per dare una Occupazione ai Cittadini-e e
ricavare utile equo, con attività di ricerca scientifica o industriale, per
produrre beni di consumo e commercializzarli o venderli.
Economia Commerciale
L’Economia Commerciale è la
gestione della valuta investita, per dare una Occupazione ai Cittadini-e e
ricavare utile equo, con attività di ricerca statistica commerciale, con la
Vendita di Servizi o di beni al consumo.
Economia Istituzionale
L’Economia Istituzionale è
la gestione della valuta dello Stato Italiano investita, per dare una
Occupazione ai Cittadini-e, con attività Istituzionali di ricerca scientifica o
industriale, per produrre Servizi Istituzionali preposti dalla Costituzione
Italiana.
POLITICA
Nella Democrazia Rappresentativa
Partecipativa,
Il sistema Partitocratico Italiano o
Mondiale, consente che la moneta in circolazione vada per il 50% nelle mani del
10% dei Cittadini Italiani, aggiungiamo che molta parte della moneta venga
consegnata per errori di gestione politica, costretti ed immettere BOT e CCT. o
con perdite speculative consegnata ulteriore moneta ad altri speculatori come
un gioco d’azzardo, moneta trattenuta per il 80% solo il 20% rimessa in circolazione.
La riduzione della moneta in circolazione
significa che le Banche Italiane, prima per motivi di potere e dopo speculativi
non finanziano in investimenti occupazionali o addirittura unilateralmente
dismettono la concessione del fido, significa che non viene reinvestito, per
cui chiudono fabbriche, dopo i servizi Istituzionali Sociali ed Economici, sono
costretti a chiedere il pagamento del Ticket, che diviene una ulteriore
tassazione ad aggiungersi alla tasse locali dei Comuni Province e Regioni, inoltre
l’allontanamento dell’età pensionabile.
Come può chiamarsi politica etica, se la
Partitocrazia Italiana, il Sistema Economico delle Stato Italiano, quando il
risultato finale e l’impoverimento del 70% dei Cittadini Italiani togliendogli
i diritti acquisiti, come il potere d’acquisto, il lavoro, la pensione.
POLITICA ETICA
Nella Democrazia Rappresentativa
Partecipativa, la Cogestione, intende creare le condizioni di un “METODO POLITICO ETICO” è intesa nello stabilire un
sistema base di spesa o uscita monetaria tra tutte le Categorie Istituzionali
Sociali ed Economiche, con una ridotta tassazione, sui capitali investimenti in
attività d’impresa occupazionali, ma soprattutto l’espressione creativa della
ricerca in tutti i campi ed etico genetica e trasmessa all’industria, escluse
le armi.
Come supponibile una parte della moneta è
accumulata da chi risparmia e commercia, può liberamente decidere di non
reinvestirla trattenerla a se come una forma di sicurezza personale, ma uno
Stato Politico Etico, deve essere in grado di monitorare quando la moneta in
circolazione, comincia a creare problemi di disuguaglianze, rispetto ai
parametri ed equilibri politici, Costituzionalmente Sanciti ed Acquisiti, come
il potere d’acquisto, i livelli occupazionali e potere d’acquisti delle
pensioni.
Nella Democrazia Rappresentativa
Partecipativa e Cogestione, il “METODO POLITICO ETICO” modifica il presupposto del valore reale della Moneta Nazionale,
lo Stato Italiano immette nuova liquidità monetaria, con adeguati controlli di
calmierazione dei prezzi al consumo, senza sottostare a nessuna forma di debito
coercitivo Nazionale Europeo e Internazionale, cosa avviene realmente, che la
moneta in circola rispetto ai prezzi al consumo non muta, ma svaluta in parte
la moneta di grande accumulo, che non reinvestono, in quanto lo Stato Italiano
e tutto il Popolo Italiano ed i Delegati Politici delle Categorie Istituzionali
Sociali ed Economiche, che lo rappresenta deve comportarsi con una Buona Madre
e Buon Padre di Famiglia.
Nella Democrazia Rappresentativa
Partecipativa, la Cogestione, il valore della Moneta Nazionale, modifica il
presupposto è basato oltre la Bilancio Nazionale, al P.I.L. anche dal benessere
economico diffuso, in sostanza il valore dell’Essere Umano prima della Moneta,
che deve essere usata per il benessere, non per creare povertà e guerre.
Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa,
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa,
Questo legittima Costituzionalmente
Occorre
conoscere i programmi aziendali Istituzionali e Privati, per lo sviluppo in
ricerca ed innovazione e relative consulenze industriali, inoltre i programmi
quantitativi di produzione e commercializzazione Nazionale e nella
Globalizzazione dei Mercati.
Lo
Stato Italiano tramite, il Governo dei Ministeri, attua una Politica di prelievo
anticipato di risorse economiche comuni dei Cittadini Italiani per le spese
Istituzionali, Sociali, Investimenti Infrastrutture e le restanti risorse
valutarie devono essere sufficienti da investire in Attività Produttive e
Commerciali e restituite dopo aver consentito redditi retributivi per
DEBITO PUBBLICO
La
Sovranità Monetaria dello Stato Italiano era legata, nel dichiarare al Fondo Monetario
Internazionale, il numero e valore di nuove banconote stampate o coniate, con
la svalutazione della moneta rispetto alle altre monete europee ed
internazionali.
Il
Debito Pubblico deriva dalla emissione di BOT e CCT, per avere liquidità
monetaria, per copertura di Bilancio dello Stato Italiano, come controvalore
monetario con interessi, che vengono immessi e veduti nel mercato
Internazionale Interbancario, per cui per motivi di potere ed assoggettare
psicologicamente i Cittadini Italiani, da parte della Partitocrazia Italiana e
Banche Nazionali ed Internazionali, le cifre indicate ed informate non
corrispondono a verità, che deve corrispondere ai BOT e CCT ancora in
circolazione, salvo essere stati emessi in modo incontrollato esponenziale,
chiamati “Titolo Tossici” pubblici e privati emessi della Banche Nazionali ed
Internazionali.
SOVRANITA’ MONETARIA
BANCA NAZIONALE D’ITALIA
BANCA NAZIONALE REGIONALE
La Democrazia
Rappresentativa Partecipativa e Cogestione prevede l’art. 1 della Costituzione
della seconda Repubblica Italiana fondata sul lavoro, nell'etica di Politica Sociale
ed Economica e rispetto della Legalità di tutti i Cittadini-e Italiani-e e
Stranieri-e residenti sul Territorio dello Stato Italiano,
che può attuarsi solo con la Sovranità Monetaria, con una Banca Nazionale d'Italia e Banca Nazionale Regionale,
perché la crisi economica recessiva attuale irreversibile è la conseguenza dei
titoli chiamati con eufemismo "Titoli Tossici" in realtà è la vendita
di titoli azionari, in modo esponenziale, rispetto al numero originale
d'emissione, significa titoli senza copertura patrimoniale, inoltre
speculazione incontrollata, con rialzi di valore percentuale esponenziali dei
titoli azionari a vantaggio del grande Capitalismo Speculativo, con vendita
repentina dei titoli, dopo i massimi dei rialzi del valore azionario.
Questo non può essere chiamata Economia di Mercato o
Globalizzazione dei Mercati, perché è impossibile ripianare le perdite o pagare
gl'interessi a Grandi Privilegiati Speculatori, partendo dal capitale iniziale
dei Depositi Bancari dei Risparmiatori, perché la carta moneta, non lievita
nelle Banche Nazionali ed Internazionali, senza prelevarle in vario modo dai
Risparmiatori dei Depositi Bancari, come l'aumento del costo del denaro per
anni, per un numero illimitato delle Filiali Bancarie, l'aumento dei mutui,
l'aumento delle tariffe come maggiori azionisti dei gestori, di luce, gas,
telefonia e assicurazioni, l'aumento degl'interessi sui prestiti, la
discrezionalità del fido bancario verso le Attività Economiche Private, mentre
concedono apertura di credito illimitata verso
SOVRANITA’ MONETARIA
La
moneta è Capitalizzata anche con attività illegali, con i proventi derivanti
della vendita di celebroletali, il gioco d’azzardo, la prostituzione.
La
moneta è Capitalizzata anche con elusione ed evasione fiscale e trasferimento
di capitali all’estero.
La
moneta è Capitalizzata anche per gl’interessi, sui Titoli di Borsa, Bancari,
Assicurativi, Industriale, Erogatori Energia ed Telecomunicazioni, dai BOT e
CCT. Emessi dallo Stato Italiano.
Lo
Stato Italiano attualmente riesce a riscuotere con controlli blandi fiscali
solo una parte della Spesa di Bilancio Istituzionale Nazionale.
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede con la Banca
Nazionale d'Italia,
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione gli Stati Europei non
emettono B.O.T. e C.T.T. e nessuna Nazione o Fondo Internazionale, può comprare
o acquisire Euro al solo scopo speculativo, in sostanza nessuna Nazione Europea
e soggetta ad un debito monetario speculativo.
EURO
DEGLI STATI D’EUROPA
NAZIONALIZZAZIONE AL 60% DELLE SOCIETA' DI GESTIONE
ENERGIA
ELETTRICA, GAS, TELEFONIA, ASSICURAZIONI.
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede
La
riduzione reale dei monopoli ed una maggiore concorrenza, intesa alla riduzione
dei costi di produzione, per aumentare il potere d’acquisto, una fiscalità che
penalizza gl’investimenti speculativi ed incentivi investimenti di Ricerca
Scientifica, Industriale e Commerciali, essenzialmente applicata alla creazione
di nuove Industrie e Commercializzazioni nella Globalizzazione dei Mercati, per
concedere un occupazione e reddito nell’arco della vita lavorativa di tutti i
Cittadini Italiani, senza dividerli in una Classe Dirigenziale di privilegiati
e irresponsabili e impuniti a discapito prima di una metà di Giovani e
Disoccupati Italiani e dopo dei Dipendenti Istituzionali Pubblici o
Dipendenti Servizi Privati, creando i presupposti d'ingiustizia sociale ed
economica, motivando la illegalità, la corruzione e criminalità diffusa nello
Stato Italiano.
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione prevede oltre che la
trasparenza amministrativa, anche
Allora
il motivo del mancato sviluppo economico dipende dal ridotto numero di Grandi
Industrie, che occupano spazi commerciali Nazionali, che consentono di
svilupparsi produttivamente e commercialmente dei prodotti Made in Italy
all’Estero, inoltre l’assenza di una politica dei redditi, la mancanza di
politiche di difesa degl’interessi del Nostro Paese, con i dazi doganali e
accordi d’interscambio commerciali a livello Internazionale.
Quando
avremo un’unica moneta mondiale e tutte le Nazioni del Mondo, avranno un simile
potere d’acquisto allora possiamo creare
Occorre,
con una Commissione di legali che trattino a livello Nazionale ed
Internazionale sull’acquisizione o concessione dei Brevetti, dai Centri di
Ricerca, scientifica, industriale e commerciale, Nazionale ed Internazionale,
in modo di riprodurli con stile e qualità del Made in Italy, inoltre
agevolazioni e promozioni ai negozianti che commercializzano prodotti Made in
Italy, come Sviluppo Economico Evolutivo del Nostro Meraviglioso Paese.
Questo
significa che
La
creazione della moneta unica l’Euro e stata una mossa strategico finanziaria
dalle Banche Centrali Nazionali, creando
Occorrono
aggregazioni in Tre Grandi Gruppi che gestiscono, i Servizi energetici, di
comunicazione, di assicurazione, finanziari di deposito bancari ed
investimento, questo consente con l’informatizzazione alla nuova Classe
Dirigenti di gestire i grandi numeri Finanziari, Industriali e Commerciali e di
Dipendenti, come avviene in Cina in India e Paesi Asiatici, riducendo i costi
Amministrativi, produttivi, commerciali gestionali delle Attività e
distributivi, divenendo possibile perché non esisterà
Occorre
ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti con l’estero, con fonti
alternative di produrre energia, ridurre le spese di Bilancio annuali dello
Stato Italiano, il Federalismo delle Regioni possono definire leggi, possono
definire dove, come deve orientarsi la spesa, ma nel rispetto di programma di
spesa approvato dalla Camera dei Delegati delle Regioni e Governo Centrale.
Occorrono
dazi doganali all’Importazioni sino a quando non adeguino ad un reddito civile
le retribuzioni dei dipendenti della Cina, India e Sud Est Asiatico, non solo
come Diritti Civili, ma per una leale concorrenza Industriale e Commerciale,
mentre l’attuale Partitocrazia Italiana, attua silente una politica
d’ammirazione ai bassi redditi, offendendo l’Intelligenza dei Cittadini Italiani,
immaginando un Regime Anarcofascista indiscusso ed infinito.
Le
grandi industrie devono imparare a restare sul mercato con mezzi economici
propri, mentre occorre creare forme di Risparmio Gestito, a medio e lungo
periodo che consenta secondo una nuova concezione la nascita di nuove Industrie
Consortili, che per stile, qualità, costi e tempi di consegna ed efficienza
possano nuovamente competere con il Made in Italy, con graduale riconquista del
mercato a livello Nazionale e nella Globalizzazione dei Mercati.
Le
nuove industrie devono nascere per dare lavoro ai Cittadini Italiani, fiscalità
per le spese Istituzionali e Contributive, per Esportare prodotti Made in
Italy, avere
DELEGATI POLITICI INDUSTRIALI
UNIONE INDUSTRIALI
Occorre
una breve cronistoria delle Grandi Industrie Italiane e l’Unione Industriali,
era solo nominale unità e solo nei periodi di scadenza dei contratti di
categoria industriale dei lavoratori, dopo avvenivano delle vere lotte
intestine nelle rispettive categorie di produzione e commerciale, per la
conquista del mercato commerciale, per cui all’interno di una Grande Azienda,
poteva essere assunto un manager delle vendite che millantava credito, come
incapace, oppure venduto alla concorrenza, un Amministratore delegato, che
eliminava Dirigenti Capaci ed aumentava la spesa per investimenti senza
profitto e venduto alla concorrenza, oppure per motivi azionari, non erano,
programmati investimenti, per dopo acquisire azioni e spesso senza riuscire al
rilanciare l’industria.
Le Grandi
Industrie erano in guerra reale, quando una entrava in crisi, dicevano meglio
avremo maggiore produzione e mercato commerciale, ma questa divisione e stata
la vera debolezza della Unione Industriali, entrate nelle mani delle Banche
Nazionali che dismettendo unilateralmente gli affidamenti finanziari e
negl’appetiti Giudiziari dei Curatori e Giudici fallimentari dei Tribunali
Italiani.
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione prevede i Delegati
Politici Industriali, come Banche, Assicurazioni, Industriali, Costruttori
edili e Società Appaltatrici, a livello politico di Circoscrizione, Comunale,
Provinciale, Regionale, Camera Nazionale e Camera delle Regioni e Camera
Europea.
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione con i Delegati Politici
degli Industriali, obbliga alla reale Unione Industriali, promuovendo leggi sul
credito d’investimento, sui finanziamenti comunitari, sulla fiscalità di
rischio impresa, significa che una parte dell’aliquota fiscale lo Stato Italiano
deve accantonarla, per la Cassa Integrazione Guadagni, per ristrutturazione
industriale intesa ai nuovi investimenti per il rilancio industriale produttivo
e commerciale, come garante del piano industriale verso le Banche Nazionali ed
Estere.
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede la Cogestione di
tutte le Attività Istituzionali, Sociali ed Economiche, per cui
gl’interlocutori saranno i diretti interessati, cioè il lavoratori di tutte le
Categorie a Livello Politico e Sociale ed Economico, lo scopo primo è la
salvaguardia dell’occupazione, capacità di controllo della Professionalità
della Classe Dirigente, per cui maggiore garanzia degl’investimenti industriali
e titoli di borsa.
RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE
INTERSCAMBIO COMMERCIALE EUROPEO E
INTERNAZIONALE
DAZI DOGANALI
La Globalizzazione dei Mercati ha vanificato
l’istituzione dei Dazi Doganali, perché la quantità di merci che arrivano in
Italia, tramite Navi Commerciali nei Porti Italiani e depositata in container,
equivale a 15 anni di mancata produzione di prodotti Made in Italy per le
Industrie Italiane e mancata occupazione per i Cittadini Italiani, senza
contare l’evasione doganale per la impossibilità di controlli capillari della
quantità di merci arrivata, in particolare dalla Cina, che non è importazione,
ma depositata per essere commercializzata per i prossimi 10 o 15 anni, senza
contare i mancati controlli della qualità delle merci, che possono essere
controllato solo all’ingrosso o dettaglio.
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, l’interscambio
commerciale prevede che le Navi Commerciali all’ingresso dei porti devono avere
autorizzazione all’importazione, per tipologia di prodotto, quantità e qualità,
con flussi programmati d’ingresso.
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, i Dazi Doganali devono
essere commisurati o adeguati a reddito minimo vitale o contributo
previdenziale da corrispondere al Lavoratore Italiano disoccupato
La
Globalizzazione dei Mercati approvata dagli Stati Uniti quale maggiore
azionista del Fondo Monetario Internazionale, per consentire
l'esigibilità dei crediti contratti dalla Cina ed India ed aprirsi mercati
commerciali nei Paesi Indoasiatici, inoltre l'impreparazione e incapacità delle
Partitocrazie Europee di sinistra e di destra, senza una politica economica
interna ed estera d’interscambio e dazi doganali, crea disoccupazione con la
chiusura delle Industrie Italiane ed Europee, dimostrando la vergognosa
ipocrisia ideologica, perché eleggono i rappresentanti delle Partitocrazie
Italiane ed Europee per avere una Politica che tuteli gl'interessi dei
Cittadini Italiani ed Europei e Stati Europei, invece sono interessati a
perpetuare il potere partitocratico politico personale, usando scientemente
La
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, significa attuare
un'immigrazione intergrata concordata ed interscambio Commerciale
Internazionale e dimostrare che lo Sviluppo Economico Evolutivo Equilibrato,
non dipende solo dallo sfruttamento della manodopera Governata della
Partitocrazie Mondiali di sinistra e destra, ma dalla capacità di Partecipazione
e Cogestione e Rappresentatività Politica, Istituzionale, Sociale ed Economica
a tutela dei primari interessi sanciti dalla Costituzione della seconda
Repubblica Italiana dai Cittadini Italiani ed Europei e Stati Europei.
ASSESSORATI ALLO SVILUPPO
ECONOMICO EVOLUTIVO COMUNALI, PROVINCIALI E REGIONALE
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione è avere pari diritti di
attingere alle risorse valutarie per Spesa Pubblica Istituzionale,
Infrastrutturale e alle Attività Produttive Commerciale al Consumo. Gli
Assessorati hanno istituito l’Agenzia mettersi in proprio, sono un piccolo
aiuto economico per aprire un’attività artigianale e commerciale, che dopo due
o tre anni la metà chiude e non consentono occupazione, ne conquista di mercato
commerciale.
Occorre
una novità concettuale di prelievo delle risorse valutarie, sulla base della
presentazione da parte di un Gruppo di Giovani Universitari, Ricercatori
Universitari o di Persone con esperienze professionali che consentono la realizzazione
di Progetti con Brevetti innovativi Industriali e Commerciali, da porre
all’approvazione di una commissione paritetica di Delegati Politici, Delegati
Industriali e Delegati dei Dipendenti, dell’Assessorato Comunale, Provinciale e
Regionale, qualora il progetto fosse approvato, potrà essere referenza di
presentazione ai finanziamenti dello Stato Italiano, Fondi CEE; delle Banche
d’Affari e finanziamento di gruppi Industriali.
Quando
è stato approvato il Progetto Industriale, deve passare alla fase successiva,
applicativa con i finanziamenti, tramite accreditamenti in cambio di fatture e
messa in opera o acquisto d’impianti, macchinari e materie prime, sino alla
realizzazione completa del sito Industriale, operatività produttiva e
commercializzazione dei prodotti e ritorno economico dell’investimento. Gli
Investimenti Finanziari Industriali e in Ricerca, devono essere orientati anche
alle Attività Artigianali e Piccole e Medie Imprese Produttive e Commerciali,
esistenti, per consentire un reale sviluppo economico evolutivo.
Questo
modo nuovo di creazione Impresa Industriale e Commerciale, sarà differente
dell’Industrializzazione del Meridione con
BORSA ITALIANA
L’Italia
ha poche risorse, un patrimonio inestimabile Culturale ed Archeologico,
l’Agricoltura ancora arretrata nei costi e distribuzione, qualche eccellenza
nella ricerca Scientifica ed Industriale e qualche Grande Industria
all’esportazione, artigianato individuale o familiare, perciò il 70% delle
operazioni di Borsa in Italia sono solo speculazione ai danni dei Cittadini
Italiani medi e piccoli risparmiatori, perché il gioco d’azzardo della Borsa
Italiana, non ha certezza sulla loro regolarità giuridica.
Le
privatizzazioni delle Industrie dei Servizi Luce, Gas, Trasporti, Telefonia,
con il loro ingresso in Borsa dei titoli quotati hanno perso il valore iniziale
d’emissione, inoltre è incapace di creare occupazione, perché hanno
delocalizzato le produzioni all’Estero ed aumentato il lavoro precario e lavoro
nero.
L’assurdo
della Borsa Italiana è dimostrato dalle società di Calcio Italiane di serie A,
che non producono nulla, uno spettacolo artificioso multimediale, con bilanci
un rosso, con un illegale stratagemma di Bilancio spalmando il debito ed
aumentando il valore d’alcuni giocatori, per quotarsi in Borsa, la sceneggiata
vicenda giudiziaria sul Calcio di serie A, in realtà e servita a mascherare un
prelievo finanziario a danno dei Risparmiatori Italiani, con il ribasso delle
quotazioni di Borsa delle Società di serie A.
Le
società di Calcio devono essere un esempio di agonismo sportivo, dopo di spettacolo,
con la pubblicità, gli sponsor, ma non hanno i requisiti per stare nella Borsa
Italiana.
Le
Banche Finanziarie e Assicurazioni sono state inserite nella Borsa Italiana, ma
Questa
è la grande capacità delle menti vendute degl’Economisti Italiani, aumentare le
spese gestionali ed aumentare le tariffe dei servizi alla clientela, questo
costringe ad aumentare in modo sistematico il costo del denaro, significa
aumentare gl’interessi sulle esposizioni dei fidi alle Attività Economiche
Produttive e Commerciali medie e piccole, aumentare il costo gl’interessi sui
prestiti fiduciari, aumentare gl’interessi sui mutui della casa, significa
sistema finanziario speculativo e bloccare la crescita Industriale e
Commerciale, che occorre ricordare che è un modo di creare occupazione
giustificare un reddito ai Cittadini Italiani, incentivare la ricerca e
creatività stilistica.
Il
Regime e definito Fascista, perché alla Consob, i Revisori dei Conti delle
Industrie,
Occorre
far comprendere ad una parte della Classe Dirigente Italiana non coinvolta
direttamente alla Gestione delle risorse Economiche del Nostro Paese, che i
Cittadini Italiani, sono derubati del loro potere d’acquisto, senza un futuro
economico occupazionale anche alla progenie, con i rischi reali del ripetersi
conflitto violento sociale basato sulle ideologie e rigurgiti ricorrenti di
separatismo dell'Unità d’Italia, con una Partitocrazia Italiana che ha fallito
Politicamente nel Governare il Paese, che intende nuovamente ingannare cambiando
simbolo e nome, riproponendosi vergognosamente al Governo del Paese.
I
Cittadini Italiani avranno una nuova cultura di reciprocità tra le varie
Categorie Istituzionali, Sociali ed Economiche, di Partecipazione e Cogestione,
significa creare le condizioni di Sviluppo Economico Evolutivo, capace di
lasciare in eredità alla progenie, un futuro di lavoro e reddito mensile, che
consenta una stabilità di benessere economico diffuso e costante nel tempo.
L’Azienda o Industria che intenda entrare in Borsa
deve essere costituita in Società per Azioni che avranno nuove norme giuridiche
penali d’inasprimento delle pene per i falsi in bilancio e relativa evasione
fiscale.
L’Azienda o Industria che intenda quotarsi in Borsa
deve essere calcolato dai consulenti Industriali, Finanziari Bancari, dai
Revisori dei conti, il valore Patrimoniale dell’Azienda o Industria dei
Brevetti Scientifici, Industriali e Commerciali, delle proprietà Immobiliari
industriali e civili, Impianti e Macchinari, quantità produttiva, quantitativi
commerciali, prezzi di listino, Bilanci annuali di spesa ed entrate, utili
operativi consolidati e piani d’investimento e valore patrimoniale d'avviamento
Industriale e Commerciale.
L’ingresso dell’Azienda o Industria che intendano
quotarsi in Borsa, deve essere motivato da motivi di piani d’investimento per
ristrutturazioni d’impianti e macchinari o ampliamenti inteso allo sviluppo
occupazionale, Industriale e Commerciale Nazionale e Internazionale, con il
Bilancio di spesa d’investimento e piano d’ammortamento e rientro finanziario o
dividendo azionario.
L’Industria o Azienda che entrano in crisi
strutturale reale o i titoli subiscono un massimo di ribasso, entra in
sospensione e nella zona di rischio d’insolvibilità, significa che l’Azienda o
Industria per restare in Borsa, deve preparare e presentare, anche con un nuovo
Amministratore Delegato o Gruppo Dirigente un piano d’aumento di capitale e
d’investimenti credibile di ristrutturazione e rilancio Industriale e
Commerciale.
Nella Borsa Italiana
Nella Borsa Italiana
Le Banche che intendono promuovere e vendere
Fondi o Titoli Azionari di Aziende o Industrie, deve dare copia chiara del
contratto d’acquisto e un deplians informativo delle
Aziende o Industrie che intende comprare.
INFORMAZIONI PER
L’ACQUISTO DEI FONDI O TITOLI QUOTATI IN BORSA ITALIANA
Coupons informativo dei Fondi o
Titoli Azionari delle Aziende o Industrie che intende comprare, con indicante
le cifre del patrimonio reale, bilancio annuale attivo consolidato,
investimenti industriali o commerciali programmati.
Nella
Borsa attualmente nessuno conosce il meccanismo sulla base del quale un titolo
subisce il rialzo del prezzo o ribasso, motivo di mancata trasparenza, di
controllo del Potere Finanziario, avendo gli strumenti informatici, che
permettono di controllare il totale dei titoli quotati in borsa, per
determinare la quantità degli scambi, orientando gli acquisti ora verso un
gruppo di titoli, vendendone altri, significa decidere il rialzo di alcuni
titoli rispetto ad altri, tutto basato sulla domanda, inoltre non esiste un
minimo e massimo di rialzo o ribasso, ma resta l’illecito dell’aggiotaggio a
favore del Potere Finanziario, che sono le Banche, le Assicurazioni, le grandi
Industrie dei Servizi e della grande Industria al Consumo, mentre i Piccoli
Risparmiatori, sono costretti ad accettare un interesse minino dato dalle
Banche o spesso perde una parte del capitale iniziale investito, mentre abbiamo
l’artificio immaginario della pubblicità che attira il piccolo risparmiatore,
ma nessuna pubblicità sulle perdite finanziarie ogni giorno, ogni anno di
moltissimi Piccoli Risparmiatori.
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, l’acquisto dei titoli
devono avere nel contratto d’acquisto i massimi e minimi di rischio del
capitale iniziale, inoltre
L’investitore del Risparmio gestito dalle Banche è
soggetto al rischio di forme d’aggiotaggio da parte dei Grandi Investitori,
perché decidono il movimenti dei Titoli avendo accesso all'informatizzazione
sugli acquisti, per cui gl’investitori devono avere informazioni aggiornate
sull’investimento e lo sviluppo dell’Aziende o Industrie del Fondo o Titoli per
decidere di vendere o tenerli, certamente la maggiore trasparenza con la
cogestione delle Attività Economiche, intesa allo sviluppo economico evolutivo
gl’investimenti, i rischi di perdite repentine di valore delle quotazioni sono
ridotti a maggior garanzia di tutti Risparmiatori ed Investitori Italiani e
Stranieri.
PROMOTORI FINANZIARI
I
Promotori Finanziari sono coloro che acquisiscono ordini azionari, ma non è
chiara la legislazione e competenza o usano illegalmente delle funzioni non
proprie, perché molti sono i casi in cui i Promotori Finanziari sono
denunciati, per la sparizione dei fondi finanziari azionari, dati in dotazione
per l’investimento o perdita in operazioni finanziarie sbagliate, ma quanti
possono assicurare che i risparmiatori siano stati risarciti, quanti possono
affermare che il Promotore Finanziario abbia scontato una pena detentiva
esemplare.
La
legislazione in materia del Risparmio Gestito deve essere chiara, i Promotori
Finanziari, non hanno leggislativamente l'autorizzazione della gestione in
proprio dei patrimoni finanziari, perché non hanno le garanzie economiche,
ma devono prendere provvigioni, minime e massime commisurate agl'interessi dei
Titoli Promossi, che convoglia alle Banche o Istituti Finanziari.
SEGRETO BANCARIO
Art. 42 bis. La Costituzione della seconda Repubblica
Italiana prevede il Segreto dei beni preziosi e valutari dei Cittadini
Italiani, nelle varie forme di Deposito Bancario Nazionali ed Esteri, dal
vincolo di segretezza è escluso lo Stato Italiano rappresentati dal Ministero
delle Finanze e Ministero della Giustizia, nell’ambito esclusivo delle loro
funzioni di controllo fiscale e legalità giuridica.
ISTITUTI
BANCARI E FINANZIARI IL 60% QUOTE AZIONARIE ALLO STATO ITALIANO
E 40% ALLE SOCIETÀ PRIVATE S.P.A.
Nell’economia
evolutiva la concorrenza, non è fatta aumentando il numero delle filiali o
sulla base della presenza delle filiali sul Territorio Italiano, parassitarie e
speculative, che blocca lo sviluppo economico della Nazione, ma sulla base di
fusione tra Banche con riduzione dei Costi Generali, dei servizi alla clientela
e sugl’utili d’investimenti di nuovi insediamenti Produttivi, Commerciali e
trasformare gl’Istituti Bancari Finanziari in due settori Istituti Bancari
Depositi e Mutui. Istituti Bancari dei Finanziamenti.
Uno
dei motivi principali del declino Economico del Nostro Paese e che il 90%
degl’investimenti e orientato nei Titoli di Borsa concentrati su 5 Grandi
Industrie, che oltre un certo sviluppo di mercato non riescono ad espandersi,
il resto degl’investimenti sono in Fondi d’Investimento Azionari, significa un
interesse minimo annuo, per aumento del tasso del costo del denaro,
l’inflazione reale, tassazione sugl’interessi e spese di gestione dei Fondi
Azionari, che molto spesso non garantiscono l’utile, ma spesso delle perdite ed
essendo un piccolo risparmiatore, non fa e non deve essere notizia, perché
occorre immaginare la cosa su scala Nazionale, verrebbe fuori la voragine o
buco nero della speculazione Finanziaria e Borsa.
Le
poche Grandi Industrie, i Gestori dell'Energia e Servizi, quotati in borsa,
spendono miliardi di euro per la pubblicità, che detraggono dall’imponibile
fiscale del medesimo anno di fatturazione e concedono dividendi sui titoli di
borsa, aumentando i prezzi di listino e tariffe delle bollette che pagano
i Cittadini Italiani.
Questo
significa che le risorse non sono finalizzate a nuovi investimenti di creazione
d’Industria, perché
Gli
Economisti Universitari del sistema speculativo, spostano le cifre sulla carta
dei conti di Bilancio Nazionale, ma nella realtà sociale sono immutabili,
occorre modificare il Sistema Finanziario speculativo, sostenuto dalla
Partitocrazia Italiana e Giornalismo Italiano, perché attingono risorse
finanziare per la loro stessa sopravvivenza, sottoforma di finanziamenti o
pubblicità ai Partiti, Editori e Radiotelevisioni, senza dare un futuro
di Sviluppo Economico Evolutivo al Nostro Paese.
ISTITUTI BANCARI DEPOSITI E MUTUI IL
60% QUOTE AZIONARIE ALLO STATO ITALIANO
E 40% ALLE SOCIETÀ PRIVATE S.P.A.
Gl’Istituti
Bancari Depositi e Mutui, avranno la funzione di gestione dei servizi dei
depositi, delle transazioni di movimentazione dei depositi, dei mutui casa.
Queste filiali avranno una fiscalità individuale.
E 40% ALLE SOCIETÀ PRIVATE S.P.A.
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede nuove esigenze
di libertà economica, perché i Politici dell’attuale Partitocrazia per
acquisire progetti di opere Pubbliche con appalti con base di gare d’asta di
spese esose, attingono alle risorse valutarie anticipate dalle Banche Italiane
che stornano con gl’interessi che detraggono dall’imponibile fiscale annuale,
nei confronti dello Stato Italiano e Cittadini Italiani, che non consentono un
ritorno economico, né un’occupazione stabile, inoltre prodotti all’estero, per
cui diviene una spesa valutaria parassitaria.
Occorre
una novità concettuale con la stessa libertà di prelievo delle risorse
valutarie, sulla base della presentazione da parte di un Gruppo di Giovani
Universitari, Ricercatori Universitari o di Persone con esperienze
professionali che consentono la realizzazione di Progetti con Brevetti
innovativi Industriali e Commerciali, da porre all’approvazione di una
commissione paritetica di Delegati Politici, Delegati Industriali e Delegati
dei Dipendenti, dell’Assessorato Comunale, Provinciale e Regionale, qualora il
progetto fosse approvato, potrà essere referenza di presentazione ai
finanziamenti dello Stato Italiano, Fondi CEE; delle Banche d’Affari e
finanziamento di gruppi Industriali.
Quando
è stato approvato il Progetto Industriale, deve passare alla fase successiva,
applicativa con i finanziamenti, tramite accreditamenti in cambio di fatture e
messa in opera o acquisto d’impianti, macchinari e materie prime, sino alla
realizzazione completa del sito Industriale, operatività produttiva e
commercializzazione dei prodotti e ritorno economico dell’investimento.
Gli
Investimenti possono essere fatti anche per lo sviluppo delle piccole e medie
Attività Economiche esistenti, per cui il modo di creazione nuova Impresa
Industriale e Commerciale, sarà differente dell’Industrializzazione del
Meridione con
I
contratti dei prestiti, personali, di mutuo casa, leasing industriali,
affidamenti finanziari industriali, devono essere stipulati modificando
sostanzialmente le modalità di restituzione, mai più unilaterale e subito o
previste dal contratto, tramite trattazione oppure per legge, con un iter
arbitrale con costi predefinito, per la restituzione, con tutto quello che
consegue alla garanzia del prestito.
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione lo sviluppo economico
evolutivo, deve essere diffuso in tutte le Regioni Italiane ed in tutte le
Nazioni Europee.
La
novità delle Banche di Finanziamento d’aiuto finanziario allo sviluppo di
piccole imprese, per trasformarle in Industrie o alla nascita di nuova
Industria, sino a quando non potrà quotarsi in Borsa e i Titoli emessi saranno
secondo i contratti d’investimento di proprietà delle Banche, possono essere
cedute agli stessi Titolari o ad altri Investitori, per avere un ritorno
economico dell’investimento industriale iniziale.
DISMISSIONE DEGLI AFFIDAMENTI
FINANZIARI
Le
Banche di Finanziamento o Affidamenti alle micro, piccole, medie e grandi
imprese, con un contratto finanziario uguale in tutte le banche italiani ed
operanti in Italia, restituiscono il finanziamento entro 10 anni, con tassi
d’interessi agevolati, nel caso di risoluzione del contratto da parte delle
Banche, la restituzione dovrà avvenire divisa entro 5 anni dalla richiesta, in
quanto le attività economiche produttive e commerciali, hanno investito il
finanziamento, locali industriali, commerciali, in macchine e programmi per
ufficio, in macchinari industriali e commerciali, in assunzioni di Dipendenti amministrativo,
industriale e commerciale.
CREATORI D’IMPRESA
INDUSTRIALE E COMMERCIALE
I
Creatori d’Impresa Industriale, dovrà presentare:
Il
Progetto Industriale nell’Infrastrutture, nell’architettura, nelle planimetrie,
uffici, magazzino materie prime, macchinari industriali, magazzino spedizioni.
Quando
sarà approvato il progetto d’investimento di creazione nuova Industria, sarà
costituita una commissione di controllo delle Banche Investitrici dei Delegati
Politici e Civili di categoria, per gl’investimenti dei fondi CEE e dello Stato
Italiano con le agevolazioni fiscali, perciò ad ogni fattura deve corrispondere,
l’edificazione o macchinari acquistati, sino a rendere operativo lo
Stabilimento Industriale, vale a dire aver prodotto i campionari, con
commercializzazione e conferme d’ordine, assunzione dei dipendenti per i
quantitativi iniziali produttivi ed in fine fatturare e spedire la merce sino
al primo dato amministrativo d’entrate di cassa.
Le
Società di Consulenza di creazione d’Impresa Industriale e Commerciale,
finanziate delle Banche d’Investimento, avranno ulteriore ritorno economico,
per le consulenze d’innovazione Industriale e Commerciale a livello Nazionale
ed Internazionale.
E 40% ALLE SOCIETÀ PRIVATE S.P.A.
Le Assicurazioni auto essendo obbligatoria con un
interesse economico Nazionale rilevante e diventato un motivo di lobby
Parlamentare della Partitocrazia Italiana, perché in molti consigli
d’amministrazione appaiono i nomi di rappresentanti di Partiti, segretari,
sottosegretari e Parlamentari, perciò abbiamo tariffe raddoppiate, inoltre
applicazione della legge a livello Giudiziario solo valutando risarcimento
sulla base delle percentuali d’invalidità provocata dall' incidente stradale.
Le Assicurazioni aumentano le tariffe ogni anno,
senza subire controlli fiscali dei Nuclei di Guardia di Finanza, per i
controlli incrociati tra quanto versato per risarcimenti incidenti riparazioni
auto o furti ed incendio e risarcimento da incidente per invalidità alle Parti
Lese, rispetto a quanto dichiarato nel passivo di Bilancio delle Assicurazioni
per la dichiarazione fiscale, che motivano il costante aumento delle tariffe,
inoltre non sono applicate le innovazioni sulle auto che consentano di ridurre
gl’incidenti invalidanti e mortali.
Nelle autostrade in periodo di nebbia indicherà sul
display del cruscotto se la macchina passa vicino la linea di mezzadria della
carreggiata e con rilevatore di presenza degl’ostacoli che riducono
automaticamente la velocità dell’auto.
Le Società Assicuratrici devono comprendere che
tutta
La motivazione non è solo di carattere economico, ma
il risparmio potrà essere usato per creare un fondo di pensione integrativa,
BANCASSICURATIVA IL 60% QUOTE
AZIONARIE ALLO STATO ITALIANO
E 40% ALLE SOCIETÀ PRIVATE S.P.A.
Questo
riduce i costi delle spese generali e dirigenziali, stabilizzando il costo del
denaro e delle tariffe assicurative
STUDI DOTTORI DELLE
PROFESSIONI
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, le menti vendute
degl'Economisti Universitari o Grandi Finanzieri e Grandi Industriali, crede
che bisogna solo ridurre
Le
Università Italiane, devono creare i presupposti di progresso, occupazione e
stabilizzazione del reddito mensile e potere d’acquisto, perché le menti
vendute degl’Economisti Universitari chiamanti all’ultimo momento in aiuto alla
Partitocrazia Italiana, ha sbagliato la tesi sulla liberalizzazione, perché in periodo
di recessione, con minore valuta circolante usata al consumo per minore potere
d’acquisto dei redditi mensili, significa iniziale riduzione del reddito alle
libere professioni, ma dopo diviene aumento dei costi delle parcelle
degl’Avvocati, Notai, Commercialisti, Consulenti, dei Medici specialisti,
Odontoiatri, mentre occorre accorpare le professioni, per una maggiore
semplificazione e divulgazione della conoscenza delle professioni, inoltre
semplificando le leggi, il Professionista acquista un ruolo nuovo nella società
evoluta la somma di conoscenze e responsabilità per giustificare un reddito
elevato rispetto agl’altri Cittadini Italiani.
Dalle
Università Italiane usciranno Dottori nelle Professioni, cioè può esercitate
nel medesimo studio la professione di Avvocato, Notaio e Commercialista, tre
professioni che occorrono alle Attività Economiche, riduce le parcelle, perché
riduce i costi gestionali ed aumenta le entrate per il maggior numero dei
clienti, aumentando le contribuzioni fiscali, come riforma dell’Ordinamento
Giudiziario saranno ridotti i tempi procedurali, il Notaio avendo ridotto il
numero degl’atti notarili per auto ed altre formalità, potrà collegare la
professione, per la stipula di contratti prematrimoniali ed ereditari, Commercialista
ormai ridotta alla compilazione dei Modelli 730.
Gli
Studi Professionali potranno avere un gruppo di segretarie con
informatizzazione ed interconnessione con i Tribunali Italiani, per trasmettere
Querele Denunce, Memorie, richiedere informazione via posta elettronica
all’ufficio di Segreteria del Magistrato per appuntamenti o informazione in
generale, oppure interconessi con l’Industrie, Negozianti e Artigiani, inoltre
interconessi con l'Ufficio delle Entrate, imposte Iva, Camera di Commercio e
Ufficio Brevetti, per informarli dei parametri fiscali le agevolazioni
l’insolvenza, le penali, i Bilanci preventivi e consuntivi.
Questo
consente agli Studi Professionali e Clienti di ridurre i tempi di recarsi
negl’uffici professionali, avere un unico interlocutore che conosce tutta la
situazione civile sociale ed economica del proprio Cliente, come commercialista
ed Avvocato potrà istruire un procedimento giuridico e portarlo in Giudizio in
Tribunale, inoltre come Notaio per tutelare gl’interessi del Cliente o con
Contratti prematrimoniali o ereditari, le parcelle saranno modificate sulla
base della riduzione delle spese, con unica fattura e ritenuta d’acconto annua
al Cliente.
FARMACIA MEDICA
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, la liberalizzazione
della commercializzazione delle medicine da banco deve modificare la
denominazione nei Supermercati saranno chiamati Medicamenti e Cosmesi da Banco,
ma non possono distribuire farmaci specialistici o mutuabili, perché
PIANO NAZIONALE ENERGETICO E RICERCA DI
FONTI RINNOVABILI ENERGIA
La
produzione d’Energia Elettrica in Italia ha tre problemi fondamentali, primo la
maggioranza delle Centrali Elettriche brucia come combustibile il petrolio e gas,
per uso riscaldamento ed uso cucina in Italia per il 60% del fabbisogno,
l’altro 30% con il petrolio ed un altro 10% importiamo energia elettrica. Il
costo del gas e petrolio che importato dai Paesi come
La privatizzazione
delle Industrie Statali, come Eni industria d’estrazione ed approvvigionamento
di petrolio e gas, con l’Enel ed Aem produttrice d’energia elettrica, hanno
trasformato l’utile di bilancio Industriale, in prelievo fiscale indiretto
verso i Cittadini Italiani, raddoppiando le tariffe delle bollette di gas ed
energia elettrica, con previsione d’aumenti costanti.
Questo
grazie alle lobby della Partitocrazia Italiana, senza una politica dei redditi
e non ha mai avuto una Politica Nazionale ed Europea rispetto alla Francia,
COMBUSTIBILI RINNOVABILI PER
LA PRODUZIONE D’ENERGIA ELETTRICA
Idroelettrica
COGENERATORI
I
Cogeneratori sono impianti per produrre acqua calda per riscaldamento o
produzione vapore per le presse, aria compressa o aspirazione, necessari
all’Industria, che con degli adattatori a turbina consente anche di produrre ed
accumulare energia elettrica, solo poche grandi industrie autoproduce energia
elettrica, mentre dovrebbe salvo i criteri di sicurezza ed antinfortunistica,
con certe caratteristiche e diversa dimensioni di potenza KWh ed essere estesa
a tutte le Aziende, le centraline di riscaldamento nei palazzi Istituzionali
dello Stato Italiano, nei palazzi condominiali, nelle attività artigianali di
panificazione, officine meccaniche, nelle piccole, medie e grandi industrie, in
modo che l’eccedenza, venga distribuita in rete della Società di Distribuzione
a costi competitivi.
ENERGIA SOLARE
L'Energia
Solare, non ha trovato tulle le applicazioni, perché la legislazione è carente
nelle applicazioni e finanziamenti.
ENERGIA IDROELETTRICA
L’Energia
Idroelettrica può essere prodotta, con 50 o 60 impianti istallati sui fiumi che
scorrono nelle 18 Regioni Italiane, con un sistema di elevamento delle acque,
che a cascata consente la rotazione di una grande turbina, che produce energia
elettrica, per circa 200 mila abitanti, inoltre prepurifica l’acqua, per
l’industria ed agricoltura e molte
industrie, inoltre
N° 50-60 impianti idroelettrici
DEGASSIFICATORI
Occorre
diversificare le fonti d’approvvigionamenti, importando gas allo stato liquido
dai Paesi Sudamericani e trasportabile per nave, ma una volta giunto in Italia
necessità di trasformarlo nuovamente in stato gassoso.
Occorre
costruire almeno tre degassificatori alle adiacenza di tre Porti Italiani, in
modo d’avere scorte sufficienti, per sopperire alla scarsità
degl’approvvigionamenti dovuti alla forte domanda dei Paesi Asiatici ed India.
N° 3 Degassificatori
Il Carbone e un combustibile fossile che è estratto
da sette Paesi nel mondo è meno costoso 10 volte meno del gas e petrolio,
dovrebbero essere costruite almeno tre centrali elettriche a carbone nelle zone
a densità industriale.
N° 3
Centrali elettriche a carbone
TERMOVALORIZZATORI
I
Termovalorizzatori producono energia elettrica avendo come combustibile i
rifiuti urbani, con un preventiva raccolta differenziata urbana, dopo
un’essiccazione iniziale dei rifiuti, è fatta un ulteriore separazione
differenziata, del vetro, lattine, plastica, il residuo rifiuti è bruciato
nell’inceneritore che produrrà energia elettrica, con sistema di filtraggio dei
fumi, non inquinanti, inoltre avremo un attivo dalle materie prime riciclate.
Occorrerebbe
costruirne uno per ogni Regione d’Italia in modo da far confluire tutti gli
stoccaggi dei rifiuti, che giornalmente consentono di alimentare la centrale
elettrica.
N° 18 centrali elettriche Termovalorizzate
ENERGIA DALL'IDROGENO
L'Energia
dall'Idrogeno è inesauribile è rigenerabile e non inquina.
La
motivazione della non applicazione di tutte le fonti d'energia, che
renderebbero l'Italia per la situazione geografica, praticamente indipendente
nella produzione dell'energia da fonti rinnovabili è solo di interessi di lobby
che finanziano
INDUSTRIA
L’Industria
Italiana famosa nel Mondo nel dopo guerra, non tanto per l’innovazione
tecnologica, quanto per lo stile e la qualità dei prodotti, si è ridotta al 10%
di tutte le attività economiche in Italia, per motivi di conflitto di potere di
partito mascherate da ideologie liberali o socialcomuniste, il risultato che
oggi in Italia produciamo poco ed esportiamo poco, importiamo 80% delle merci
al consumo ed importiamo ad alti costi le materie prime ed approvvigionamenti
dei combustibili, con alti costi energetici e dei servizi, perciò produciamo
con alti costi di produzioni e commercializzazione industriali.
Questa
è recessione economica irreversibile, perché le nuove attività economiche sono
limitate all’investimento per la conduzione familiare, con alcuni dipendenti
apprendisti o con contratti interinali, ma non è in grado d’espandersi, per
l’incapacità imprenditoriale progettuale al rischio impresa, per la scarsa
domanda di mercato, per la concorrenza dei prodotti a bassissimo costo, ma
anche soprattutto la perdita degli spazi commerciali, cioè negozi che vendono
prodotti Made in Italy.
L’errore
strategico della Partitocrazia Italiana e le Banche Italiane inizialmente
quando esisteva il benessere con forte quantità d’ingresso di Capitale
Valutario e circolante, di poter far a meno dell’Industria Italiana, che in
parte esportava ed importava valute straniere e distribuendo un reddito e
ritardando la ricapitalizzazione, invece chiusero l’esposizioni dell’Industrie
verso le Banche considerandole già delle sofferenze, costringendole a chiudere,
come fosse una mattanza e scuoiandole, per prendere gl’immobili e terreni
industriali.
Il
tentativo di rilanciare l’Economia con le privatizzazioni e con
DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA PROPOSIZIONE E
COGESTIONE
DIRIGENTI ISTITUZIONALI
PUBBLICI ED ECONOMICI PRIVATI E DELEGATI DI CATEGORIA, DELEGATI DIPENDENTI E
LAVORATORI
L’Amministrazione
Istituzionale Pubblica e Amministrazione Economica Privata, l’enorme ammontare valutario
di spesa per l’informatizzazione di tutti i dati Istituzionali, Sociale ed
Economici è diventato un costo speculativo parassitario, perché il software un
lavoro molto intellettuale non valutabile secondo i parametri classici di
costo, perciò abbiamo una spesa Pubblica elevata ed incontrollata, le Industrie
con costi prodotto elevati, perché non offrono Servizi Pubblici e Privati
efficienti, inoltre senza creare sviluppo economico, con valuta proveniente dal
commercio con l’estero di prodotti al consumo.
Questa
è una dimostrazione di assenza della Democrazia, nel prendere le decisioni in
modo dittatoriale da parte della Partitocrazia Italiana e Classe Dirigente, per
giustificare la responsabilità personale e retributiva, omettendo i dati
Istituzionali, Sociale ed Economici, per maschera l’incapacità o impossibilità
di controllare
Occorre
la corresponsabilizzazione di Rappresentatività, Partecipazione e Cogestione
tra tutta
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, rivede il numero totale
degl’Amministratori Pubblici e Amministratori Delegati e Dirigenti, perché
corrispondono al 5% del totale degl’occupati e incidono sui costi di spesa
retributivi e liquidazioni il 20% del totale dell’ammontare valutario di spesa,
per le retribuzioni di tutti Dipendenti e Lavoratori pubblici e privati.
Questo
incide sulla Spesa Pubblica e sui costi dei prodotti industriali, di servizi e
prodotti di consumo.
Gl’Amministratori
Pubblici e Amministratori Delegati e Dirigenti, con le nuove tecnologie
informatiche consentono la conoscenza dei dati economici in tempo reale,
significa riduzione dei tempi di conoscenza dei dati economici, con possibilità
di maggiori responsabilità e prendere più decisioni, inteso alla riduzione dei
costi dei servizi e prodotti al commercio, inoltre avranno contratti con minimi
retributivi e sulla base delle presentazioni di un Piano Programmatico
economico finanziario produttivo e commerciale, approvato dai Delegati
Politici, Delegati Civili di Categoria, Delegati di Categoria Regionali e
Delegati interni dei Dipendenti e Lavoratori e responsabilità delle proposte e
decisioni assunte e rispetto degl’obbiettivi, riceverà gradualmente la restante
parte della retribuzione secondo il contratto sottoscritto con i Delegati
Politici gl’Assessori e Azionisti delle Aziende o Consorzi Industriali.
Gl’Amministratori
Pubblici e Amministratori Delegati e Dirigenti, Costituzionalmente devono
consentire
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione propone la ridurre le spese di luce, gas, telefono, internet,
radiotelevisione, possiamo ottenerlo creando Consorzi di gestione e
distribuzione dei servizi Telematici e Energetici, che consentono ridurre le
Spese Generali Gestionali e Dirigenziali, con maggiori competenze e numeri di
servizi e gestione valutaria, per avere maggiori interessi sui risparmi,
riduzione delle spese fisse su unica bolletta luce, gas, telefono, internet,
televisione.
Inoltre innovazione dei contatori digitali della
luce, gas e telefono internet e televisione, connessi con il computer di casa,
che consente di conoscere i consumi giornalieri di luce e gas, gli scatti del
telefono o internet o televisione via satellite o cavo, conoscendo le fascia
delle tariffe con unica bolletta mensile, per pagarla dopo conferma del
Consorzio Servizi connessi con
Questo modifica il concetto della spesa perché i
pacchetti tutto compreso, riducono i costi individuali dei servizi alle
Industrie, ma complessivamente aumentano le risorse finanziarie, con il
ragionamento di mercato, l’aumento della domanda diminuisce il prezzo delle
produzioni al consumo. La stessa concezione e proposta con i Consorzi
Industriali che definisce un unico Amministratore delegato per quattro o cinque
Industrie e Dirigente Amministravo, Acquisti materie prime Commerciale,
Produttivo.
Le sfide occorre vincerle per prima con
l’intelligenza delle proposte, dopo sulla capacità di creare
RICERCA SCIENTIFICA,
INDUSTRIALE E COMMERCIALI BREVETTI
Nella
Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione,
La ricerca non può essere intesa sola innovazione
scientifica ed industriale, ma anche ricerca degli spazi di mercato, dei
prodotti e a quali costi commerciali, senza improvvisare, ma pianificare e
consolidare la crescita, perché la concorrenza è spietata nella Globalizzazione
dei Mercati ed occorrono Politiche Economiche Nazionali che aiutino la crescita
per non essere emarginati e colonizzati commercialmente.
L’innovazione avviene anche dai Brevetti degli
Italiani, ma l’inapplicabilità dei risultati delle ricerche e innovazioni dei
brevetti e l’arretratezza e l’immobilismo dello sviluppo economico del Nostro
Paese.
Occorre una commissione di Giovani Ingegneri
Universitari, che a livello Regionale e Nazionale visitano e valutino le
applicabilità Industriale e Commerciale dei brevetti svolgendo un lavoro di
consulenza o per la vendita o applicazione Industriale, contattandosi con
gl’Inventori ed Industrie grandi, medie e piccole, capaci di produrre le
innovazioni, oppure consentigli di lavorare sul progetto e produrlo con
creazione d’impresa.
I ritardi e mancata applicazione industriale dei
brevetti, è motivata dalla possibile modificazione gli assetti societari delle
attività economiche, come le assicurazioni, l’energia, telefonia, trasporti.
Occorre essere in grado di riprodurre i brevetti
stranieri, per dopo chiedere la licenza di produzione in Italia, questo e anche
un modo per creare sviluppo economico ed occupazionale in Italia
CREAZIONE DI NUOVA IMPRESA NELLA
CONCORRENZIALITÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI. CONSORZIO O DISTRETTO
INDUSTRIALE PER TIPOLOGIA MERCEOLOGICA. INDUSTRIA ABBIGLIAMENTO
CLASSICO E SPORTIVO, CON ANNESSO BIANCHERIA INTIMA, CRAVATTIFICIO E FOULARD,
INDUSTRIA SCARPE CLASSICHE E SPORTIVE CON ANNESSA PELLETTERIA E ABBIGLIAMENTO
DI PELLE, INDUSTRIA COSMESI E PROFUMI UOMO-DONNA
Oggi
la creazione d’Impresa deve essere intesa, non come uno spontaneo investimento
patrimoniale di uno o più persone, che intendono imprendere, perché le
problematiche imprenditoriali attuali in Italia sono molteplici, perché
l’investimento deve presupporre la riduzione dei costi gestionali e di mercato
perché deve presupporre che occorre riconquistarlo a livello Nazionale e
conquistarlo a livello Internazionale di Globalizzazione dei Mercati.
Questa
proposta servirà a far comprendere l’arretratezza Culturale degl’Economisti
Italiani Universitari e Finanziari, con un Consorzio Industriale di multi
Marchi e Produzioni e Commercializzazione, dislocato in unico Stabilimento
Industriale, dividendo i reparti produttivi, esempio Industria Abbigliamento
Classico e Sportivo, con annesso Biancheria intima, Cravattificio e Foulard
Uomo-Donna, Industria Scarpe Classiche e Sportive con annessa Pelletteria e
Abbigliamento di Pelle Uomo-Donna, Industria Cosmesi e Profumi Uomo-Donna.
Questo
consente avere un solo Amministratore Delegato, un solo Fido e accreditamento
finanziario come Società Consortile, un unico responsabile Contabile
Amministrativo, un unico responsabile Stilistico dei vari Marchi delle
Collezioni, un unico responsabile delle Risorse del Personale, un unico
responsabile Acquisiti Materie Prime, un unico responsabile di Programmazione e
Produzione, un unico responsabile Commerciale e Marketing e Franchising.
Questo consente grazie
all’ottimizzazione dell’utilizzo di tutte le risorse hardware e solftware ad un
unico Amministratore Delegato
della Società Consortile di seguire in generale il Bilancio delle uscite ed
entrate, ed esposizione finanziaria, perché avremo una Commercializzazione
distributiva diretta e amministrata dalla stessa Società Consortile e indiretta
con società in Francaising e commercializzazione classica con negozianti,
consentendo di fare politiche economiche industriali diverse, nei vari settori
secondo le richieste di mercato, altrimenti impossibili con la singola
Industria.
Questo consente grazie all’ottimizzazione
dell’utilizzo di tutte le risorse hardware e solftware ad un unico responsabile Contabile Amministrativo
di seguire tramite i capi ufficio contabilità i vari settori Industriali e
Commerciali.
Questo consente grazie all’ottimizzazione
dell’utilizzo di tutte le risorse hardware e solftware ad un unico responsabile delle Risorse del
Personale, d'utilizzare tutti i Dipendenti della Società Consortile,
secondo le necessità produttive, avranno una diversa consapevolezza di
preparazione e capacità professionale nel cambiare postazione e tipologia di
lavoro.
L’informatizzazione consente di conoscere le capacità
professionali per ogni tipologia di lavoro, per consentire il mattino gli
spostamenti necessari ad ottimizzare la produzione giornaliera, che sarà svolta
su due turni giornalieri, per ridurre il numero e costi dei Dipendenti.
Questo consente una riqualificazione ed aggiornamento
professionale continuo interno alla Società Consortile.
Questo consente grazie all’ottimizzazione
dell’utilizzo di tutte le risorse hardware e solftware ad un unico responsabile Stilistico dei vari Marchi
delle Collezioni, secondo lo stile, la qualità e prezzi di listino dei
prodotti Commercializzati, avrà capi ufficio Stilisti dei vari marchi, questo
consente avere uno stile completo Made in Italy, dall’intimo,
all’abbigliamento, alle scarpe, alle borse ed accessori, alla cosmesi, perciò
sceglieranno le materie prime i tessuti, pellami, colori, prodotti per la
cosmesi ed accessori orientandosi secondo le mode e ridando nuovo risalto allo
stile classico.
Questo consente grazie all’ottimizzazione dell’utilizzo
di tutte le risorse hardware e solftware ad un unico responsabile Acquisti Materie Prime, significa che mentre
tutte le proposte di campionature andranno nei vari Uffici Stilistici, una
volta determinata la scelta delle materie prime, andrà la campionatura
all’ufficio Acquisti materie prime che saranno caricate nella memoria computer
per le ordinazioni dopo le vendite, da parte del responsabile Acquisiti Materie
Prime, consentendo all’Azienda sulla base della diversità dei tempi di consegna
delle Materie Prime d’avere la massima operatività produttiva e tempi di
consegna competitivi.
Questo consente grazie
all’ottimizzazione dell’utilizzo di tutte le risorse hardware e solftware ad un
unico responsabile Programmazione e
Produzione, dovrà programmare la produzione secondo l’arrivo delle
materie prime e la produzione con i Capi reparto produzione, che alloro volta
ottimizzeranno le risorse del personale secondo l’esigenze produttive e
professionalità delle Dipendenti.
Il Consorzio Industriale si
avvarrà di Consulenza Industriale per avere l’aggiornamento sulle migliori
tecnologie produttive, in particolar modo sull’automazione delle movimentazione
interna della produzione, magazzino e spedizione della produzione, per ridurre
i costi di produzione, i tempi di giacenza improduttivi e ridurre i tempi di
consegna, con spazi e macchinari industriali adeguati. Inoltre per ridurre i
costi d’investimento e spazi industriali produrre con due o tre turni
giornalieri.
Questo consente grazie
all’ottimizzazione dell’utilizzo di tutte le risorse hardware e solftware ad un
unico responsabile delle risorse
Telematiche ed Energetiche, della Gestione di Manutenzione degl’Impianti e
Macchinari, significa comunicazione interna diretta ed interconnessione
con una rete informatica internazionale, ma il risparmio maggiore economico
aziendale potremmo averlo con la cogenerazione dell’energia elettrica, le
caldaie che producono vapore, per le linee di produzione e riscaldamento,
possono sotto pressione azionare turbine per generare energia elettrica per i
motori dei macchinari, in aggiunta ai pannelli solari sulle pareti e tetto
delle stabilimento avere l’energia elettrica per l’illuminazione dello
Stabilimento o nelle postazioni lavoro a basso voltaggi.
Questo consente grazie all’ottimizzazione
dell’utilizzo di tutte le risorse hardware e solftware ad un unico responsabile Commerciale e Marketing e
Francaising, perché oltre a commercializzare con il sistema classico
della rappresentanza per i negozianti, occorre avere una rete commerciale
propria di magazzini commerciali medi per vendere dall’intimo,
all’abbigliamento, le scarpe, la pelletteria, accessori e cosmesi, in una
situazione di crisi economica occorre, agevolazioni fiscali sull’Iva ed Irap
per il Made in Italy prodotto interamente in Italia, inoltre promuoverlo nelle
varie forme pubblicitarie, televisione, internet, manifesti, ma la cosa
importante dare valore ed importanza al prodotto Made in Italy, che può essere
acquistato anche a rate, in oltre sulla collezione completa, non solo sui
prodotti presentanti nei magazzini commerciali, perciò avere uno stile completo
moderno ed aggiornato ai colori e alla moda.
Questi Magazzini saranno situati
secondo una ricerca di mercato appropriata, significa nelle Province con il
maggior reddito procapite, una cortesia nel soddisfare tutte le richieste e
capillarità commerciale, da rendere il Made in Italy per qualità e prezzo
nuovamente competitivi a livello Nazionale e nella Globalizzazione dei Mercati.
Questo è possibile con i centri di ricerca Amministrativi, Finanziari,
Industriali e Commerciali.
Il Dipendente sceglie liberamente
di andare a lavorare, qualora non indente più lavorare, non può pretendere la
retribuzione come fosse una cosa dovuta, ma entrare in periodo di aspettativa,
per ricaricare le batterie e ritrovare le motivazioni, perché esiste la
concorrenza, come sfida al mantenimento dei livelli occupazionali ed esistenza
nel mercato dell’Industria a livello Nazionale ed Internazionale.
Industrializzare nuovamente con tutte le nuove tecnologie esistenti è conveniente
perché avremo nuovi livellamenti di concorrenzialità con in Paesi Asiatici, che
dovranno in ogni modo affrontare i problemi d’inquinamento e livelli
retributivi adeguati, perciò abbiamo nuovamente uno spazio Industriale e
Commerciale, con nuove tecnologie di seconda generazione.
Occorre la gradualità dell’investimento, con
Quando l’Azienda avrà un crescente e consolidato utile
operativo le Banche Creditrici potranno quotare in borsa la quota finanziaria
investita per un ritorno iniziale dell’investimento ed un’altra parte in
partecipazioni industriali.
DELLE ABITAZIONI DEL FUTURO
Le nuove costruzioni Abitative in Città e nella Provincia,
devono prevedere delle abitazioni minori attigue per mantenere il rapporto con
una delle famiglie d’origine, ma soprattutto come unificazione dei redditi che
consentono un tenore di vita soddisfacente e maggior tempo a disposizione. Inoltre devono associarsi come
azionisti con i Consorzi dell’Industrie Ceramica, tubi e rubinetterie,
maniglie, Impianti ed elementi per l’elettricità, con i Consorzio
dell’Industria d’Elettrodomestici, Elettronica, Infissi Industriali ed
Abitazioni, Mobili e divani per Abitazioni ed Industriali, Pavimentazioni di
legno.
CREAZIONE DI NUOVA IMPRESA NELLA
CONCORRENZIALITÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI
CONSORZIO O DISTRETTO INDUSTRIALE PER
TIPOLOGIA MERCEOLOGICA MADE IN ITALY
CERAMICA, TUBI E RUBINETTERIE, MANIGLIE,
IMPIANTI ED ELEMENTI PER L’ELETTRICITÀ,
CREAZIONE DI NUOVA IMPRESA NELLA
CONCORRENZIALITÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI.
CONSORZIO O DISTRETTO INDUSTRIALE PER
TIPOLOGIA MERCEOLOGICA MADE IN ITALY
ELETTRODOMESTICI ED ELETTRONICA, INFISSI
INDUSTRIALI ED ABITAZIONI,
MOBILI E DIVANI PER ABITAZIONI ED
INDUSTRIALI, PAVIMENTAZIONI DI LEGNO
CREAZIONE DI NUOVA IMPRESA NELLA
CONCORRENZIALITÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI.
CONSORZIO O DISTRETTO INDUSTRIALE PER
TIPOLOGIA MERCEOLOGICA MADE IN ITALY
FARMACEUTICA, OMEOPATICA, ERBORISTERIA,
COSMESI ATTREZZISTICA STRUMENTALI, ECO DIAGNOSTICHE COMPUTERIZZATA, ECO
DIAGNOSTICA IN OROSCOPIA, D’INDAGINE DIAGNOSTICA IN SCANSIONE COMPUTERIZZATA,
STRUMENTAZIONE MICROROBOTICA MEDICALE.
CREAZIONE DI NUOVA IMPRESA NELLA CONCORRENZIALITÀ
DELLA GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI.
CONSORZIO O DISTRETTO INDUSTRIALE PER
TIPOLOGIA MERCEOLOGICA MADE IN ITALY
INDUSTRIA CONSERVIERA, INDUSTRIA VINICOLA
ED OLEARIA, INDUSTRIA CASEARIE, INDUSTRIA PASTA E DOLCIARIA
INDUSTRIA INSACCATI E CARNI CONSERVATE
FRUTTA E VERDURA, ALLEVAMENTI MEDI BOVINI, SUINI, POLLAME, OVINI.
Questa modalità d’Industrializzazione Consortile deve
essere ripetuta su tutte le Regioni d’Italia ed ognuna deve avere una sua
creatività stilistica e produttiva tradizionale della Regione di provenienza
per le Doc e Dop, in modo
da poterli interscambiare tra Regioni e soprattutto esportarli, con molte
agevolazioni, non solo sull’IVA, ma sugl’ammortamenti d’investimento.
I Consorzi Industriali servono alla riduzione dei
costi di produzione e distribuzione, per i Grandi e Medi magazzini e negozi di
distribuzione, e soprattutto al Turismo Italiano per pubblicizzare i prodotti
Made in Italy.
I Consorzi Industriali possono essere riprodotti anche
in altri Paesi Europei Euro ed avere un unico bacino commerciale essendo nato
con un unico fondo d’investimento per riconquistare il mercato commerciale
Nazionale e nella Globalizzazione dei Mercati con i tempi di consegna e prezzo
di listini competitivi e la qualità e lo stile del Made in Italy.
COMMERCIO
Il Commercio in Italia nel dopoguerra, i negozi erano
unici vendevano alimentari sfusi, detergenti, cartoleria, giocattoli,
francobolli, marche da bollo, tabacco, sigari e sigarette sfuse, con poche
farmacie, con l’Industrializzazione e benessere i negozi sono specializzati, in
concessionarie auto, negozi alimentari, macellerie, tabaccai, giornalai,
farmacie, abbigliamento, pelletterie, pelliccerie, artigianali, come sarti,
falegnami, idraulici, riparazioni auto elettrauto, gommisti, carrozzieri.
I Commercianti, avevano la nomea di grandi evasori ed
aumentare i prezzi al consumo, che costringeva a adeguamenti retributivi, con
la contingenza sulla scala mobile, furono allora creati i primi Supermercati
solo alimentari di dimensioni ridotte, dove si aveva una maggiore scelta di
prodotti e prezzi leggermente ridotti, che nell’ambito di tutta la spesa
settimanale significava risparmiare, in seguito vennero gli Ipermercati, con
alimentari, abbigliamento, elettrodomestici, hi-fi, attrezzi per il fai da te,
tutto comprendente per la casa ed hobby e campeggio, con prodotti di varie
qualità e prezzo.
Gli Ipermercati, i Supermercati hanno conquistato il
mercato e la grande Industria aveva ridotto i prezzi di commercializzazione
alla clientela, il vantaggio andava all’esclusiva grande finanza e grande
industria, ma della chiusura di molti negozi alimentari, abbigliamento ed
elettrodomestici, significava anche la contrazione della domanda dei consumi,
che andava per prima ad influire sulla media e piccola industria, che per gli
aumenti dei costi manodopera, materie prime, aliquote elevate del prelievo
fiscale, nessuna risorsa per finanziare investimenti in innovazione e ricerca
condussero ad una massiccia chiusura di grandi medie e piccole industrie, queste
anche se in minima parte esportavano le produzioni Made in Italy, perciò
La prima crisi economica ed occupazionale la pagarono
i Dipendenti Pubblici e Privati, con l’abolizione della scala mobile, dopo con
il cambio della moneta unica Euro, dopo lasciando l’ingresso incontrollato
dell’immigrazione e in fine importazione delle merci a bassissimo costo dai
paesi Asiatici, intesa come Globalizzazione dei Mercati, in ultimo
l’allontanamento dell’età pensionabile o incentivazioni retributive al non
ingresso in pensione, precariato occupazionale, familiare ed economico.
I commercianti piccoli e della media e grande
distribuzione d’abbigliamento creano piccole collezioni, comprando le materie
prime e producendo all’estero, dopo abbiamo negozi di telefonia e gioielli e
qualche libreria ed alimentari specializzati nei prodotti doc, significa che il
70% dei prodotti commercializzati proviene dall’estero, significa che oltre ad
avere un’immigrazione coatta clandestina siamo colonizzati anche
commercialmente.
L’unica soluzione e riconquistare il mercato
commerciale come fossimo noi Cittadini Italiani gli stranieri in Patria.
La proposta dei Consorzi Industriali e legata alle
nuove modalità di Marketing, significa che occorre creare una catena di
magazzini di media grandezza, con la molteplicità dei prodotti dei Consorzi Industriali
di solo prodotti Made in Italy, per ridurre i costi commerciali, per dare
prodotti con tempi di consegna e prezzi di listino competitivi, con la qualità
e lo stile del Made in Italy.
MAGAZZINI
MEDI MADE IN ITALY
Industria Abbigliamento
Classico e Sportivo, con annesso Biancheria intima, Cravattificio e Foulard
Uomo-Donna, Industria Scarpe Classiche e Sportive con annessa Pelletteria e
Abbigliamento di Pelle Uomo-Donna, Industria Cosmesi e Profumi Uomo-Donna
La dislocazione dei Magazzini Moda e Stile Made in
Italy, dovranno avere uno studio di ricerca di mercato, per quanto riguarda il
numero degl’abitanti della Città non necessariamente nel capoluogo della
Regione, ma essenzialmente nella Provincia, sulla base del reddito procapite,
sulla propensione al consumo e modalità d’approccio al consumo, lo stile che
preferiscono.
Mappa del territorio Regionale della Nazione dove
dislocare il Magazzino vendite.
Conoscenza anagrafica e di reddito della Regione e
delle Province.
Definizione dei capoluoghi di Regione e Provincia dove
dislocare i Magazzini vendita.
Definizione urbanistica dove localizzare i Magazzini
vendite nei capoluoghi di Regione e Provincia.
Studio del nome e l’icona del marchio distributivo dei
Magazzini vendita che venderanno i prodotti del Consorzio Industriale.
Studio architettura esterna ed interna del Magazzini
vendita.
Quantitativi di merce alla vendita per ogni Magazzino
vendita.
Numero dipendenti per Magazzino vendite.
Questo significa una nuova concezione del Magazzino
vendita, perché il Cliente, avrà diverse opportunità d’acquisto rispetto al
tradizionale acquisto di prodotti presenti nel Magazzino vendite o acquistare
iscrivendosi come potenziali clienti, per visionare tramite internet tutte collezioni,
con i materiali e relativi prezzi, stampando le immagini e l’ordinazione di un
look completo di prodotti, avendo indicate le dislocazioni urbanistica dei
Magazzini vendita e contattando per un appuntamento via posta elettronica.
Il Cliente recandosi con l’appuntamento al Magazzino
vendita, potrà misurare la merce, indossandola per eventuali modifiche,
controllare il materiale, qualità e prezzo del prodotto, qualora firmasse un
contratto d’ordinazione con un acconto d’ordine, avrebbe gratuitamente le
correzioni su misura dei prodotti, inoltre la possibilità di rateizzare i
pagamenti, con una carta oro dei Magazzini vendita di cliente affidabile con
una linea di credito fissa, ma diversificata nella quantità di credito secondo
della solvibilità del cliente, man mano che riduce il credito può reintegrarlo
con un nuovo acquisto, inoltre avrà secondo i tempi di consegna del Consorzio
Industriale, varie percentuali di sconti sui prezzi di listino o regali
promozionali.
I Magazzini di vendita diventeranno dei veri diffusori
promozionali dei prodotti del Consorzio Industriale e dello Stile Made in
Italy, con filate, gaget, spettacoli
d’intrattenimento, pubblicità su giornali, riviste specializzate e radio
televisione. Questo modifica il concetto del prodotto di massa a basso
costo standardizzato nello stile, qualità e prezzo, ma il costo delle merci
basato sulla personalizzazione dell’acquisto su misura al Cliente, nella
diversificazione e gamma di scelta dei materiali, scelta dei modelli nelle
collezioni prodotti del Consorzio Industriale, una maggiore gamma di prezzi di
listino secondo i materiali a parità di modello.
Questo nuovo Marketing sarà il futuro della
Globalizzazione dei Mercati, perché la sfida sarà sulla personalizzazione della
vendita su misura, sulla vasta scelta di modelli per un look completo, nello
stile Made in Italy, la rateizzazione dei pagamenti e soprattutto la riduzione
dei tempi di consegna, perché il Cliente si appassiona al modello, alla qualità
del materiale, alla possibilità del look completo, il pagamento della merce a
rate ed avere lo stile e qualità del Made in Italy, che non trova comunemente
nei negozi, perciò disposto ad attendere qualche settimana, con ritiro della
merce da parte del Cliente direttamente nel Magazzino vendita, mentre internet
e solo un mezzo per far conoscere tutti i prodotti collezionati ed in vendita
del Consorzio Industriale, che non sono presenti nel Magazzino vendita.
APPALTI
PUBBLICI DI OPERE, ACQUISTI SERVIZI E MERCI.
Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, alle
Gare d’Appalto partecipano solo Ditte Italiane, con produzioni e servizi svolti
esclusivamente nello Stato Italiano.
Gl’Appalti lavori Pubblici sono stati una dei modi di
sperpero del Denaro Pubblico e costringendo ad una nuova manovra finanziaria
dello Stato Italiano, perché nessuno decide su quale base i costi dei progetti
delle opere, i costi di realizzazione progettuale dell’Opera Pubblica, inoltre
molto spesso sono subappaltati senza garanzia che siano terminate le opere
iniziate e dopo riappaltate con ulteriori costi rispetto a quello preventivato,
la manodopera, non ha precedenza l’assunzione i Cittadini Italiani, oppure sono
prodotti all’Estero.
Questo consente dopo di ufficializzare finanziamenti
alla Partitocrazia Italiana o tangenti illegali, per le basi s’asta esose, per
i finanziamenti, per i controlli e collaudi finali.
CORTE
DEI CONTI
RAGIONERIA DI STATO
CONTROLLI
SUI COSTI DI BASE DI GARE D’ASTA APPALTI PUBBLICI
Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e
Cogestione gli Appalti Pubblici,
Il calcolo del costo del progetto dell’Opera Pubblica,
non può essere considerato come unico progetto realizzato dalla Società di
progettazione durante l’arco dell’anno, ma sulla base dei progetti in via di
realizzazione e realizzati ed appaltati durante gli anni.
La base di gare d’asta Pubblica per avere certezza che
sia eseguito secondo le norme UNI ed ISO 9001, avrà un minimo ed un massimo, di
costo base d’Asta Pubblica.
PROGRAMMAZIONE
DELLE PARTECIPANTI ALLE GARE D’ASTA APPALTI PUBBLICI
Le Società Appaltatrici di Opere Pubbliche di cui
molte hanno anche gli uffici di progettazione e devono avere i macchinari ed
attrezzature per essere abilitate all’iscrizione albo costruttori, perciò alle
gare d’appalto possiamo affermare che partecipano a numero chiuso in tutta
l’Italia, spesso nell’arco dell’anno si aggiudicano più appalti, perciò il
calcolo della base di gara d’asta deve considerare l’usura dei macchinari ed
attrezzature, il costo del materiale necessario, il costo della manodopera
regolarizzata di retribuzione, contributi previdenziali ed assicurativi
infortunistici, dopo i giorni che occorrono alla realizzazione dell’Opera
Pubblica, calcolare l’utile operativo della Società.
Il calcolo di costo preventivo dell’Opera Pubblica nel
contratto deve prevedere, tre normative importanti, la prima il numero dei
Dirigenti responsabili, Dipendenti e Lavoratori per la realizzazione dell’Opera
Pubblica, la seconda priorità lavorativa ai Cittadini Italiani, la terza il
rispetto delle norme antinfortunistiche, con i controlli in corso d’Opera.
Il subappalto delle Opere Pubbliche i contatti devono
prevedere certezza delle risorse finanziarie per il completamento della parte
di appalto assegnato, con regolarizzazione delle retribuzione, contributi
previdenziali ed assicurativi infortunistici ai Dipendenti e Lavoratori, con
precedenza ai Cittadini Italiani.
Le gare d’Appalto Pubbliche d’acquisto merci, sono a
trattativa privata o Asta Pubblica con busta chiusa o on line.
Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e
Cogestione, sulla base di una programmazione economica di spesa pubblica
annuale, approvata dal Governo della Regione e Camera dei Delegati Regionali
Nazionali, Camera dei Delegati Politici Nazionali gli Assessorati Comunali,
Provinciali e Regionali, possono indire le gare d’Appalto Pubblica sulla base
di spesa programmata, con il relativi controlli di cogestione da parte dei
Delegati Politici, Delegati Civili di categoria e Delegati civili utenti e
consumatori.
Questo consente di avere Bilanci preventivi e
consuntivi secondo la programmazione Regionale e Nazionale di bilancio spesa
economica pubblica.
Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e
Cogestione, i Grandi Appalti, devono essere suddivisi in lotti di Spesa massimi
e minimi, e suddivisi per Società Appaltatrici, al fine di ridurre i
subappalti, che alloro volta possono subappaltare con lotti di spesa massimi e
minimi, la fine di garantire il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e
rispetto dei contratti di lavoro.
Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e
Cogestione i Grandi Appaltatori, qualora subappaltano e quest'ultima esegue o
fornisce male i lavori e servizi o fallisce e
CONCLUSIONE
Occorre non solo nell’innovazione nel Produrre, ma
soprattutto nel Commercializzare come sfida nella Globalizzazione dei Mercati.
La sfida più importante è nella gestione delle risorse
valutarie Nazionali, con riqualificazione della spesa per Istituzioni Italiane,
con accorpamento delle sedi ed uffici Comunali, Provinciali e Regionali,
ridurre le spese gestionali generali dei locali, sul numero dei Dirigenti
Istituzionali, nelle spese di consulenze, nell’eliminare gli Enti inutili, gli
spese parassitarie, con un migliore utilizzo delle risorse umane al fine di
rendere un servizio alla Nazione, ridurre le spese degli Assessorati Comunali,
Provinciali, Regionali, dei Servizi Sanitari Nazionali e spese Ministeriali
dello Stato Italiano.
Questo consente di reperire le risorse per completare
infrastrutture, per velocizzare i collegamenti con autostrade Aeroporti, Porti
con attracchi navali, per lo sviluppo del trasporto marittimo, con riduzione
dei costi dei servizi energetici, delle telecomunicazioni, di creazione di
consorzi Industriali come nuovo modo di produrre e commercializzare con uno
stile e qualità del Made in Italy, ma deve investire nell’innovazione
tecnologica industriale, per avere costi competitivi nella concorrenza della
Globalizzazione dei mercati, essendo prodotti di consumo. Inoltre di creazione
di un’industria turistica sinergica con le industrie trasporti, industrie alimentari
conservieri, ortofrutticola e ittica a livello Regionale Nazionale e come sfida
nella Globalizzazione dei Mercati.
La crescita e sviluppo economico evolutivo, sono il
risultato di costante lavoro di progettazione, programmazione d’investimenti e
realizzazione progettuale.
CLASSE DIRIGENTE PUBBLICA E PRIVATI
COGESTIONE
Nella Democrazia Rappresentativa, Partecipativa e
Cogestione le Assunzioni dei Manager non avvengono cadute dall’alto, ma secondo
una procedura e motivazione.
Le due funzioni dei Dirigenti determina l’economicità
produttività, qualità dei servizi e commercializzazione dei prodotti.
Le assunzioni avvengono per contratto di tre anni rinnovabile
con minimo salariale di Dirigente e franchigia totale secondo il contratto ed
erogata in modo graduale durante l’arco dei mesi ed anni sulla base del
raggiungimento degl’obbiettivi programmatici annuali, salvo revoca del mandato.
I Manager possono rispondere ad una richiesta o
proporsi all’assunzione o come Dirigente interno, ai Ministeri,
agl’Assessorati, alle Sedi delle proprietà industriali e Finanziarie,
presentando un preliminare di piani Industriali, finanziari, amministrativi,
informatici, organizzativi, produttivi di servizi e prodotti al consumo,
qualitativi di servizi e prodotti al consumo, pubblicitari e commerciali, come
forma di consulenza e portatore di nuove esperienze che consenta un reale
sviluppo dell’Attività economica Istituzionale e Privata.
I Manager è preferibile sceglierli tramite passaggi di
carriera interni, il motivo che conoscono le reali problematiche interne ed
esprimono un motivo per aggiornarsi e motivarsi a migliorare l’efficienza
dell’Attività Istituzionale, Industriale, Commerciale e Finanziaria, tutto ciò
stimola la competitività interna sulla base della professionalità, altrimenti,
abbiamo il rischio di parassitismo ed
inefficienza. ciò non toglie che l’esperienza maturata, non possano portala in
un'altra Attività Istituzionale e Privata.
La scelta del Manager è una decisione collettiva,
perché coinvolge gl’interessi vitali dei Dipendenti e Lavoratori Istituzionali,
Sociali ed Economici, significa continuità occupazione, retributiva e
contributivi.
Alla scadenza dei contratti i Ministri, gl’Assessori,
le Proprietà Industriali e Finanziarie, sulla base della Costituzione Italiana
di Cogestione convoca una riunione con i Delegati di categoria dei Dipendenti e
Lavoratori, dei Delegati dei Diritti Civili e Delegati Rivenditori, per
discutere dei piani industriali i Bilanci di spesa, entrate, investimenti
obbiettivi raggiunti, prospettive future, stabilità dei livelli occupazionali,
secondo una stabilizzazione di richiesta di mercato o servizi, con l’attuale
Amministratore Delegato.
Questa è una buona ragione per uno sciopero di
protesta e portare gl’atti dei libri contabili e i piani Industriali al
Tribunale davanti al Giudice del Lavoro.
Qualora le scelte dell’Amministratore Delegato, sono
di non investire nell’innovazione, nella pubblicità, nel Marketing, per motivi
speculativi azionari di borsa, significa per modificare gl’assetti proprietari
o finanziari, usando la crisi Aziendale per ridurre i Dipendenti con età
critica cinquantenni, per dopo rilanciare l’Attività Industriale con
investimenti, le nuove assunzioni devono prevedere il reintegro occupazionale
dei Dipendenti in Cassa Integrazione o anche costretti la licenziamento per il
termine della cassa integrazione speciale.
Questa è una buona ragione per uno sciopero di
protesta e portare gl’atti dei libri contabili e i piani Industriali al
Tribunale davanti al Giudice del Lavoro, se dimostrati i motivi speculativi
azionari ed occupazionali per l'età anagrafica, i Lavoratori potranno richiedere il risarcimento dei danni
morali e materiali, sia all'Amministratore delegato che Azionisti dell'Impresa.
I Dirigenti che seguono un gruppo di Settore ed
abbiano svolto diligentemente il compito, ponendo la questione sulle scelte,
non in linea dell’Amministratore Delegato con i piani finanziari,
amministrativi, investimenti, produttivi, commerciali, pubblicitarie, la
decisione del rinnovo del loro contratto, deve essere presa dopo la conferma o
revoca del mandato dell’Amministratore Delegato.
La revoca di un mandato ad un Amministratore Delegato,
non può avvenire, perché ha rispettato il mandato, senza risparmiare sugli
investimenti, rimanendo equidistante tra interessi della Proprietà o Azionisti
e Dipendenti,
Una
Nazione che non è in grado di dare ai Giovani Italiani, la possibilità di
creare un futuro lavorativo o crearsi un'occupazione, significa recessione ed
illegalità economica, con declino
Politico,
Sociale ed Economico dello Stato Italiano.
LA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA PARTECIPATIVA E COGESTIONE, CREA UNA LEGISLAZIONE POLITICA E FISCALE, PER REPERIRE LE RISORSE
VALUTARIE E CREARE AI GIOVANI ITALIANI
UN FUTURO DI
SVILUPPO ECONOMICO EVOLUTIVO EQUILIBRATO
PACE LAVORO GIUSTIZIA LIBERTA'
|
|