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DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA PARTECIPATIVA E COGESTIONE

MINISTERO DEL BILANCIO E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione prevede la conoscenza del Sistema Economico Italiano, come uno dei principi fondamentali Costituzionali della seconda Repubblica Italiana, la Cogestione, come Partecipazione al controllo dei programmi e trasparenza dei dati economici Istituzionali, Sociali ed Economici dello Stato Italiano, tramite il Ministero delle Finanze, con i Comandi Generali della Guardia di Finanza, Nuclei Regionali delle Guardia di Finanza, Guardia di Finanza Territoriale, Guardia di Finanza doganale, Corte dei Conti, i Delegati Politici di Categoria, i Delegati Civili di Categoria e Delegati Civili degli Utenti e Consumatori Istituzionali, Sociali ed Economici.

BILANCIO DELLO STATO ITALIANO

 

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione  il Bilancio è legato all’Entrate Fiscali dello Stato Italiano e al Ministero della Programmazione Economica, che determina lo Sviluppo nella Ricerca Scientifica, Industriale e Commerciale

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione è modificata la definizione d'Attività Pubblica e Privata, ma saranno definite tutte Attività Istituzionali ed Economiche Nazionali, significa che i Cittadini-e Italiani-e non Dipendenti dello Stato Italiano, avranno il diritto Costituzionale della seconda Repubblica Italiana, con la Cogestione e sulla base di modalità progettuali di attingere alle risorse economiche ed aiutati a creare Impresa produttiva e commerciale Nazionale ed Internazionale, nella trasparenza dei dati informativi dei bilanci economici, di tutte le Attività Istituzionali ed Economiche Nazionali, per consentire uno Sviluppo Economico Evolutivo. 

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede con la Costituzione della seconda Repubblica Italiana, il diritto ai Cittadini Italiani di avere un’attività lavorativa, una parte lavora per conto dello Stato Italiano nelle Categorie Istituzionali e Sociali e all’altra parte dei Cittadini Italiani devono avere pari diritto di un lavoro o come Dipendente di un Attività Privata o come Libero Professionista, con pari dignità d’accesso alle risorse economiche valutarie, per crearsi un’Attività produttiva o commerciale Nazionale ed Internazionale che consenta un reddito capace di restituire le risorse valutarie d’investimento ed un utile con imponibile fiscale, nel caso d'assenza di lavoro retribuito consentire un reddito minimo vitale, per borse di studio, riqualificazione professionale, lavori socialmente utili e forme di volontariato.

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede con la Costituzione della seconda Repubblica Italiana, Uffici di programmazione di Spesa Pubblica Nazionale, in ogni Assessorato Regionale, Provinciale, Comunale e Circoscrizione, in modo da definire i Bilanci Preventivi e Consuntivi annuali consolidati, sulla spesa corrente, per appalti e investimenti.

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede con la Costituzione della seconda Repubblica Italiana, Uffici di programmazione d’entrate Tributarie Fiscali e Previdenziali e di Sviluppo Economico Produttivo e Commerciale, secondo l’andamento della Bilancia dei Pagamenti con l’Estero, qualora rispetto al Bilancio di Spesa dello Stato Italiano è in passivo, occorre programmare e ricercare progetti e investimenti capaci di creare prodotti d’alta qualità ed esclusività stilistica, finalizzati ad insediamenti Commerciali nella Globalizzazione dei Mercati, all’esportazione o favorire investimenti industriali dai Paesi Esteri. 

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede uno Stato Italiano moderno con una programmazione economica di spesa, ma anche una programmazione economica di copertura finanziaria, dall' importazione di valuta con l'Industria Turistica Nazionale o con entrate dall'Esportazioni dei prodotti Made in Italy nella Globalizzazione dei Mercati, per consentire uno Sviluppo Economico Evolutivo.

SPESE DELLE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI

 RAPPRESENTANZE POLITICHE DELLO STATO ITALIANO

Spese delle massime Cariche dello Stato Italiano

Spese per i Ministeri e relativi dipendenti.

Spese Camera dei Delegati Politici di Categoria Nazionali e delle Regioni.

Spese Enti di Stato.

Spese Comunali, Provinciali e Regionali e relativi Dipendenti

Spese per Sindaci, Presidenti di Provincia e Regioni e relativi Assessori e dipendenti.

Spese per Militari, Guardia di Finanza e Guardia Doganale, Guardia di Sicurezza, Guardia Forestale, Guardia Urbana, Guardia Antincendio.

SPESE SOCIALI

Spese Sociali di sostegno al reddito

Spese Pensionistiche invalidi civili

Spese Pensionistiche sociali.

SPESE PENSIONI LAVORATIVE

Spese Pensionistiche lavorative

DEBITO DELLO STATO ITALIANO

Emissioni di BOT, CCT.  

Interessi dei BOT, CCT:

SPESE D’ATTIVITÀ CHE PRODUCONO SERVIZI PRIVATI

Spese servizi Bancari e Finanziari Postali

Spese Assicurazioni, auto, furti, salute e vita

Spese Aziende erogatrici acqua, energia elettrica e gas

Spese Aziende erogazione telecomunicazioni, rete fissa, mobile, ed internet

Spese Aziende Radiotelevisive e pubblicità

Spese Aziende Editrici Giornali e Libri

Spese liberi Professionisti

Spese Distribuzione e Commercio

Spese Artigianali di riparazione

Spese Trasporti Urbani

Spese Trasporti Ferroviari

ATTIVITÀ DI TRASFORMAZIONE E PRODUZIONE

1)     Industria Auto

2)     Industria Petrolifera, benzina

3)     Industria Chimica

4)     Industria Trasporti Pubblici

5)     Industria Escavatrici

6)     Industria meccano utensile

7)     Industria meccano tessile

8)     Industria macchine abbigliamento

9)     Industria macchine scarpe

10)       Industria macchine lavorazione in serie

11)        Industria aereospaziale

12)        Industria elettrodomestici elettronici

13)        Industria cantieristica navale

14)       Industria alimentare e conserviera

15)       Industria zootecnica avicola, suina, equina, bovina e ittica

16)       Industria insaccati e conservazione carni

17)       Industria olearia e vinicole

18)       Industria abbigliamento, uomo donna, intimo, foulard, cravatte

19)       Industria scarpe

20)       Industria pelletteria

21)       Industria cosmesi

22)       Industria bigotteria

23)       Industria orafa

24)       Industria occhiali

25)       Industria maioliche e sanitari

26)       Industria agricola

27)       Industria alberghiera

28)       Industria botanica e floreale

DEBITO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE PRIVATE

Emissioni di Titoli azionari di Borsa, Fondi comuni d’investimento, Risparmio Gestito.

BILANCIO DELLE ENTRATE ED USCITE DELLO STATO ITALIANO

Definizione dei Bilanci di spese dei Servizi a carico dello Stato Italiano

Definizione dei Bilanci d’attivo e passivo dei servizi Privati

Definizione dei Bilanci d’attivo e passivo dell’Industria Grande Media e piccola ed Artigianato di produzione in Italia e verso l’interno.

BILANCIO DELLE USCITE DELLO STATO ITALIANO

Attività che producono servizi dello Stato Italiano

Spese Sociali e Pensionistiche

Emissioni di BOT, CCT

BILANCIO DELLE ENTRATE FISCALI DELLO STATO ITALIANO

Entrate fiscali sulle attività di spesa dello Stato Italiano

Entrate fiscali sulle attività dei servizi Privati

Entrate fiscale sulle attività dell’Industria produttrice in Italia

Entrate fiscali sugli interessi dei BOT e CCT.

Entrate fiscali IVA

Entrate fiscali ICI

Entrate fiscali sugli interessi dei depositi di risparmio

Entrate fiscali sugli interessi dei titolo di borsa

Entrate sui Bolli

Entrate sulle certificazioni

Entrate sulle concessioni

Entrate fiscali sulle vincite dei giochi

Entrate fiscali sui valori ereditati

Entrate Sanitarie

Entrate Giudiziarie

Entrate Musei

Entrate locali dei Comuni

Entrate fiscali sui diritti d’autore

Entrate fiscali sui brevetti

Entrate fiscali sulle percentuali alla vendita

BILANCIA DEI PAGAMENTI CON L’ESTERO

PASSIVO

Bilancio di spesa Importazioni merci

Bilancio di spesa Importazioni materie prime

Bilancio di spesa Importazioni petrolio e gas

ATTIVO DI BILANCIO DELL’ESPORTAZIONI

Questa divisione delle uscite ed entrate dell’Economia totale dello Stato Italiano, mettono in evidenza che la retribuzione dei Dipendenti dello Stato Italiano e Dipendenti Privati, detratta la fiscalità e contributi previdenziali, dopo il raddoppio dei prezzi al consumo senza controllo, avvenuto con il cambio della lira con l’euro, anche con la privatizzazione erogazione, energia elettrica, gas, telefonia fissa e mobile, le tariffe bollette sono raddoppiate, inoltre assicurazione, benzina, auto, affitto o mutuo o spese condominiali, alimentari, vestiario, spese scolastiche, piccole spese voluttuarie, ferie, dello stipendio oggi non resta nulla.

I Dipendenti Pubblici e Privati, Pensionati al minimo e Pensionati sociali, sono anni che non hanno l’adeguamento al reale costo della vita,  per cui costretti ad attingere ai loro risparmi,

sono anni che i risparmi depositati non danno interessi e perdono valore di potere d’acquisto,

sono anni che la maggioranza dei risparmiatori silenti perdono parte sul risparmio gestito,

sono anni che aumenta il costo del denaro,

sono anni che indebitano lo stipendio rateizzando su tutte le spese,

sono anni che i prestiti e mutui i tassi d’interessi aumentano,

sono anni che hanno chiuso il 90% dell’Industria in Italia,

sono anni che non abbiamo commercio dei prodotti Made in Italy,

sono anni che importiamo merci a basso costo,

sono anni che arriva immigrazione incontrollata,

sono anni che abbiamo il lavoro nero,

sono anni che abbiamo il precariato occupazionale per i Giovani Italiani,

sono anni che la giustizia e negata nel tempo ai Cittadini Italiani,

sono anni che la Partitocrazia Italiana alternativamente aumenta la spesa pubblica per ottenere consenso Partitico senza ritorno stabile occupazionale, risultato dopo 61 anni abbiamo una recessione economica irreversibile, significa che purtroppo ci aspetta ancora un periodo peggiore, con nessun investimento occupazionale per il futuro dei Giovani Italiani, agli Anziani Italiani anni d’indigenza e anni d’indigenza alle Famiglie monoreddito, questo evidenzia che siamo costretti a votare un sistema dittatoriale Partitocratico Anarcofascista.

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, modifica il concetto che la Partitocrazia Italiana con varie ideologie, con frammentati interessi di parte, con promesse programmatiche mai mantenute e come amministratori politici eletti dai Cittadini Italiani,  non presentano illegalmente o molto tardivamente di anni i Bilanci di spesa ed entrate Pubblica e Privata.

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione è senza ideologie, perché la moneta non è di destra, ne di centro, ne di sinistra, ma è usata dagl’Esseri Umani per sopravvivere, mentre pochi Esseri Umani illegalmente sono riusciti ad accumulare grandi capitali valutati o monetari, mentre molti Esseri Umani non possiedono monete, ma al limite della Sopravvivenza o morte per fame.

Questi sono motivi dei Diritti Umani Costituzionali Universali alla Vita, che motivano la necessità Universale Umana di una politica Democratica, Rappresentatività Partecipativa e Cogestione delle categorie Istituzionali, Sociali ed Economico, per avere conoscenza dei Bilanci di spesa ed Entrate per ricercare risorse necessarie ad una migliore Istruzione capace di insegnare ai Giovani Italiani l’autonomia intellettuale e professionale, con la Ricerca Scientifica Industriale e Commerciale, con la cogestione avere pari diritti di prelievo delle risorse valutarie per imprendere produrre commerciare, creare reddito ed occupazione per uno Sviluppo Economico Evolutivo ai Cittadini Italiani e del Nostro Meraviglioso Paese.

SISTEMA DI POTERE BANCARIO

SEGRETO BANCARIO

Incostituzionale

Violazione del principio art. 1.a. della Costituzione Seconda Repubblica Italiana al Sovranità appartiene al Popolo Italiano nello Stato Italiano

Art. 42 bis.  La Costituzione della seconda Repubblica Italiana prevede il Segreto dei beni preziosi e valutari dei Cittadini Italiani, nelle varie forme di Deposito Bancario Nazionali ed Esteri, dal vincolo di segretezza è escluso lo Stato Italiano rappresentati dal Ministero delle Finanze e Ministero della Giustizia, nell’ambito esclusivo delle loro funzioni di controllo fiscale e legalità giuridica.

Il Segreto Bancario è una violazione  dell’Art. 1 della Costituzione Italiana la Sovranità appartiene al Popolo dello Stato Italiano, per cui contraddice una regolare e legale Dichiarazione dei Redditi, che è un atto pubblico, come è per le dichiarazioni ISEE, in cui vengono individuati  tutti i conti correnti c/c i libretti di deposito  aperti ed anche le somme, mentre il Sistema Fascista divengono Segreti i Conti Correnti c/c e libretti di Deposito e dei Mod. Unico e Mod. 730 dei Grandi Depositi, Grande Finanza e della Classe Dirigente.

Il Segreto Bancario è una violazione  dell’Art. 1 della Costituzione Italiana la Sovranità appartiene al Popolo dello Stato Italiano, in quanto ha consentito l’Impoverimento o Povertà di milioni di Cittadini Italiani, per cui  oggi il 10% dei Cittadini Italiani detengo il 50% del totale valore monetario in circolazione o depositati nello Stato Italiano o all’Estero, questo non può essere avvenuto legalmente con aliquote fiscali del 52% a livello Nazionale.

Il Segreto Bancario è un Potere Costituito Fascista, in quanto sono state letteralmente predate milioni e milioni di euro con falsi bilanci senza nessun controllo e trasferiti in Banche Estere su c/c cifrati e criptati, inoltre questo fiume di denaro illecito, passato attraverso obbligatoriamente dalle Banche Italiane ed Estere, nessuno le controlla, significa anche evasione sull’evasione fiscale, delle somme ricavate dalle illegalità, usura, pizzo, celebroletali, prostituzione, somme distolte negli appalti.

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione è Democratico anche in Economia, non esiste nessun problema se un Cittadini Italiano investe il proprio denaro in una Attività Economica Legale e dopo la dichiarazione dei redditi e versate le aliquote fiscali eque, ne ricava un utile, il Segreto Bancario è un Diritto alla Privatezza è garantita dalla Seconda Costituzione della Repubblica Italiana, ma la segretezza decade, per il Ministero delle Finanze e Istituzione Giudiziaria, che rappresentano la Sovranità Popolare e lo Stato Italiano

Sistema Bancario è un Potere Costituito Fascista ed Incostituzionale, in quanto non può essere al di sopra della Sovranità Popolare e dello Stato Italiano, in quanto tutta la Moneta Unica Euro in circolazione nell’Unione Europea e Gestista è stampata ed Emessa dalla BCE Banca Centrale Privata Europea.

Un accordo sancito a Maastricht, sottoscritto dalle Partitocrazie Fasciste Europee, con i parametri di spesa fisso al 3% del Prodotto Industriale Lordo o P.I.L. peggiora la situazione del Sistema Monetario ed Economico Occupazionale e Reddito dei Cittadini-e dei Paesi Europei, per cui se il PIL resta a zero uno Stato Nazionale s’indebita del 3% della Spesa Pubblica, questa e la impersonificazione dell’Ignoranza insegnata anche nelle Università di Economia del Debito certo ed esigibile.

 

Occorreva prima sancire una Costituzione degli Stati Federati Europei, con una Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, con Unico Sistema Politico, Fiscale, Retributivo e Pensionistico delle Nazioni Europee, condiviso da tutti i Cittadini-e Europei e dopo una moneta unica Euro, con diverso valore, poiché non tutte le Nazioni Europee, hanno stessa estensione territoriale, numero d'abitanti e risorse di materie prime, numero di industrie, alcune Nazioni vivono del turismo o agricoltura, per cui incentivati dal diverso valore della moneta uninominale Euro.

ECONOMIA

L’Economia e riferita in vari settori dello Stato Italiano.

L’Economia di uno Stato Nazionale si fonda su due principi fondamentali.

Equa distribuzione dei Redditi, secondo reali responsabilità civili e penali, per tutte le Categorie Istituzionali, Sociali ed Economiche, con adeguamento annuale uguale per tutti, al reale aumento del costo della Vita.

Equa tassazione o aliquote fiscali al 36% su una scala di Reddito dai 40 ai 50 mila euro di tutte le Categorie Istituzionali, Sociali ed Economiche.

Qualora questi due principi o anche uno solo non è rispettato, ne consegue la Morte dell’Economia.

Economia Monetaria

L’Economia Monetaria e la gestione dell’emissione della valuta da parte della Banca Nazionale Italiana o emissione dei Titoli di Stato, come BOT e CCT. che sono dei pacherò con interessi maturati quinquennali, decennali e ventennali.

Economia Bancaria Investimento

L’Economia Bancaria d’Investimento serve ha finanziare Mutui per la casa, Fabbricati in genere o Attrezzature Industriali, Affidamenti Attività Produttive e Commerciali, vendite di Titoli Azionari Italiani ed Esteri e vendite di Titoli di Stato Italiani ed Esteri.

Economia Bancaria di Deposito e Prestiti.

L’Economia Bancaria di Deposito e Prestiti è la gestione della valuta depositata nelle banche e gestisce i Prestiti ai Cittadini sulla base d’interessi legali, restituiti a rate mensili o semestrali.

Economia industriale

L’Economia Industriale è la gestione della valuta investita, per dare una Occupazione ai Cittadini-e e ricavare utile equo, con attività di ricerca scientifica o industriale, per produrre beni di consumo e commercializzarli o venderli.

Economia Commerciale

L’Economia Commerciale è la gestione della valuta investita, per dare una Occupazione ai Cittadini-e e ricavare utile equo, con attività di ricerca statistica commerciale, con la Vendita di Servizi o di beni al consumo.

Economia Istituzionale

L’Economia Istituzionale è la gestione della valuta dello Stato Italiano investita, per dare una Occupazione ai Cittadini-e, con attività Istituzionali di ricerca scientifica o industriale, per produrre Servizi Istituzionali preposti dalla Costituzione Italiana.

ASSESSORATI UFFICIO DI PROGRAMMAZIONE

 BILANCIO PREVENTIVO E CONSUNTIVO DI SPESA PUBBLICA

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione ad ogni Assessorato deve prevedere un Ufficio di programmazione e Bilancio preventivo Consuntivo di Spesa Pubblica, annuale che trasmette all’Ufficio di Programmazione e Bilancio Preventivo e Consuntivo delle Entrate, la cogestione prevede che l’Assessore, con i vari Dirigenti di settore e Delegati delle Categorie, Delegati Dipendenti, programmino con gli obbiettivi, la spesa pubblica, in generale, per Stipendi, spesa corrente, opere pubbliche, eventi, spettacoli.

Una volta approvato a maggioranza e in modo collegiale il Bilancio preventivo, l’ufficio avrà il compito della verifica delle basi di costo di gara d’asta, secondo i parametri degl’anni precedenti, seguire l’andamento di spesa secondo il programma preventivo, verifica delle fatture e controllo delle forniture e appalti eseguiti, trasmettere le fatture mensilmente alla Corte dei Conti competente.

La Cogestione prevede che le Circoscrizioni, gl’Assessori Comunali, Provinciali e Regionali, con i vari Dirigenti di settore e Delegati delle Categorie, Delegati Dipendenti, ogni tre mesi s’aggiornino alla verifica del rispetto degl’obbiettivi programmatici di spesa, per consentire di definire i Bilanci Preventivi e Consuntivi annuali consolidati.

Le Banche o Finanziarie che anticipano la valuta per spesa Pubblica Italiana, riceveranno ogni anno il piano di spesa programmatico di ogni Circoscrizioni, degl’Assessori Comunali, Provinciali e Regionali, per cui per Legge metteranno allo storno l’ammontare valutario programmatico di Bilancio annuale di spesa Pubblica, il passivo di bilancio deve essere definito in un parametro di percentuale non superiore a quello Nazionale ed Europeo del 3%.

Le cifre di deficit per legge superiori, non saranno ripianate dallo Stato Italiano, per mantenere sotto controllo la spesa Pubblica, ridurre gl’interessi passivi con le Banche Italiane ed Estere o con nuove emissioni di BOT e CCT.

Le risorse valutarie risparmiate saranno utilizzate per finanziare una migliore Formazione dei Giovani nelle Scuole, Istituti, Università, la Ricerca Scientifica, Industriale e Commerciale, incentivare lo Sviluppo Economico Evolutivo e garantire la pensione ai Dipendenti e Lavoratori Italiani.

  ASSESSORATI UFFICIO DI PROGRAMMAZIONE

BILANCIO PREVENTIVO E CONSUNTIVO DELLE ENTRATE

UFFICIO DELLE RISORSE VALUTARIE REGIONALE E NAZIONALE

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione prevede un nuova figura dell’Assessorato Comunale e Provinciale e Regionale di programmazione economica delle entrate tributarie e di sviluppo economico produttivo e commerciale, perché spendere le risorse valutarie dei Cittadini Italiani contribuenti dello Stato Italiano, come tutti sanno è facile, il difficile sono le entrate, perché non basta il prelievo fiscale annuale, ma occorre, programmare lo sviluppo economico capace di ricreare risorse valutarie provenienti dall’estero, con le esportazioni nella Globalizzazione dei Mercati, in modo d’avere la Bilancia dei Pagamenti con l’Estero in Attivo.  

UFFICIO DELLE SPESE PROGRAMMATICHE DELLE RISORSE VALUTARIE REGIONALE E NAZIONALE

L’Ufficio riceverà tutti i Bilanci di spesa Preventivi e Consuntivi degl’Assessorati, qualora rispetto alle Uscite di Spesa dello Stato Italiano risulta un passivo, occorre programmare e ricercare progetti e investimenti, per la crescita delle piccole imprese, con consulenze e finanziamenti, produttivi e commerciali, investire nelle medie imprese capaci di creare prodotti d’alta qualità ed esclusività stilistica, finalizzando gl’investimenti ad insediamenti Commerciali nella Globalizzazione dei Mercati, favorire il ritorno d’investimenti industriali dall’Estero. Questo significa che uno Stato moderno ed efficiente, ha una programmazione economica di spesa, ma anche una programmazione economica di copertura d’entrate finanziarie.

UFFICIO DELLE ENTRATE PROGRAMMATICHE DELLE RISORSE VALUTARIE REGIONALE E NAZIONALE

L’Ufficio delle risorse valutarie Regionale e Nazionale deve coordinarsi con l’Ufficio di programmazione Bilancio Preventivo e Consuntivo, di spesa, per trovare le risorse, valutarie fiscali ed economiche, ma anche risparmiando sulla spesa, come  accorpando le sedi con unico Edificio, accorpando le competenze e riducendo il numero della Classe Dirigente Italiana, riduzione delle spese per Consulenze, Enti inutili, spese energetiche come luce, gas telefono, interessi passivi delle Banche, vendita degl’edifici dimessi.                                             

Questa è la Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione intesa come Sviluppo Economico Evolutivo.

BILANCIO DI SPESA PREVENTIVO E CONSUNTIVO

RAGIONERIA DI STATO ITALIANO

Attualmente la  programmazione di Spesa Pubblica, definita a priori dalla Partitocrazia Italiana in modo anarchico, significa senza controllo e senza copertura di spesa, per prima dal Governo Nazionale, dopo dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni,  per dopo con tassazione diretta e indiretta, con aumenti delle tariffe e balzelli locali, spremono i Cittadini Italiani, inoltre nella situazione attuale di Partitocrazia e Sindacale, per la concorrenza della Globalizzazione dei Mercati, con Banche Italiane sole speculative, ne gl'Investitori Internazionale impianteranno attività produttive occupazionali, ma importiamo le materie prime ed energetiche, il 90% dei prodotti al consumo, per cui abbiamo irreversibile recessione e declino dell'Italia. 

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione il Ministero della Programmazione Economica, ha lo scopo primo in un Paese Evoluto di conoscere la spesa Pubblica Istituzionale per dipendenti dello Stato e spese gestionali, gl’investimenti di spesa programmata per infrastrutture o appalti opere Pubbliche, spese Sociali per sostegni al reddito, pensioni Invalidi Civili e pensioni sociali e pensioni da lavoro. 

Una volta l’anno in collaborazione con i Delegati delle commissioni delle categorie Istituzionali, Sociali ed Economiche della Camera delle Regioni e Delegati delle commissioni della Camera dei Delegati Nazionali, prepareranno il Bilancio Preventivo di spesa annuale dello Stato Italiano, che passerà all’approvazione prima dalla Camera delle Regioni che ha già aiutato a realizzare e dopo all’approvazione della Camera dei Delegati Nazionali e del Governo ed in ultimo dal Primo Ministro, significa preparato e sottoscritto e legiferato dalle stesse Categorie Istituzionali, Sociali ed Economiche. 

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, il nuovo Bilancio preventivo annuale deve essere approvato dopo il Bilancio consuntivo d’entrate e di spesa dell’anno precedente per eventuali correttivi, sulle entrate fiscali o uscite di spesa sino a consolidare i bilanci preventivi con quelli consuntivi, ottenuti con una spesa programmata degli aumenti retributivi, oculata spesa programmata gestionale e di spesa programmata, per la ricerca scientifica, industriale e commerciale e spesa programmata per infrastrutture o appalti opere Pubbliche.

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione il Ministero della Programmazione Economica, con la Cogestione Economica avrà conoscenza dei dati di Bilancio di spesa ed entrate ed investimenti di tutte le attività private Economiche Produttive Commerciali tramite i dati delle dichiarazioni dei redditi.

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione il Ministero della Programmazione Economica, avrà lo scopo di far rispettare i Bilanci di spesa programmata per impedire l’indebitamento dello Stato Italiano, ma anche per ricostituire il Fondo Valutario Nazionale, per la spesa corrente annuale con la Banca dello Stato Italiano, inoltre consentire il risparmio della gestione annuale di spesa, saranno equamente distribuiti agl’investimenti d’ammodernamento strumentale finalizzati essenzialmente ai servizi Istituzionali e pari investimenti finalizzati all’espansione o creazione di nuova Impresa con maggiori investimenti per la Ricerca Scientifica Industriale e Commerciale.

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione il Ministero della Programmazione Economica, sarà coordinato con il Ministero della Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico Evolutivo, Corte dei Conti e con la Ragioneria dello Stato Italiano, il motivo che essendo la composizione della rappresentanza dei Delegati Politici composta dalle Categorie Istituzionali, Sociali ed Economiche, ognuna vorrà dare priorità d’investimento alla propria categoria rappresentata, per approvare ogni anno il Bilancio preventivo di spesa dello Stato Italiano.

Il Ministro della Programmazione Economica è come il Notaio, che controlla e consente il rispetto delle priorità proposte e  programmate dal Governo Nazionale, approvati e sottoscritti dalla Camera dei Delegati di categoria Nazionali e dalla Camera dei Delegati Politici di categoria delle Regioni, per gl’investimenti di spesa Istituzionale, Sociale, Economica ed Infrastrutturale.

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione la Ragioneria di Stato Italiano avrà il compito di contabilità della Spesa di Bilancio dello Stato Italiano, e delle Entrate Fiscali, questi dati saranno verificati prima dalla Corte dei Conti dei capoluoghi di Provincia di ogni Regione, mensilmente nell’arco dell’anno con lo scopo di conoscere il reale fabbisogno di spesa Istituzionale e Sociale ed evitare disavanzi sulla spesa di Bilancio dell’anno successivo, con i risparmi modulare meglio le Entrate Fiscali del Ministero delle Finanze.

CORTE DEI CONTI

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, le Corti dei Conti saranno di Capoluogo di Provincia e Corte dei Conti Regionali, con  una Corte dei Conti Generale inserita nei tre Tribunali Superiori Nord – Centro – Sud, per avere un numero di addetti sufficienti alle verifiche di tutti i dati che perverranno dagli Amministratori Istituzionali di Bilancio di spesa e di entrate, coadiuvati dai Nuclei Regionali della Guardia di Finanza.

Gli Assessorati dei Comuni e Provincia e Regioni, dovranno trasmette le deliberi gli Appalti delle Merci, dei Servizi, di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria e Appalti Infrastrutturali, alla Corte dei Conti Provinciale e Regionale.

Le Spese per Appalti preventivo e consuntivo secondo l’inderogabile prontuario dei prezzi dei prodotti delle merci e costi di spesa per i  Servizi, di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria e Appalti Infrastrutturali, alla Corte dei Conti Provinciale e Regionale.

Gli Appalti prevedono una base d’asta minima secondo costi standardizzati di merci e costi di spesa per i  Servizi, di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria e Appalti Infrastrutturali, per cui le ditte o società appaltatrici abbiano in interesse d’imprese, per cui ogni inadempienza dovrà risponderne giuridicamente alla Corte dei Conti Provinciale e Regionale.

NORME DI EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI PER GLI APPALTI DI MERCI  DI MANUTENZIONE ORDINARIA E INFRASTRUTTURALE

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, alle Gare d’Appalto partecipano solo Ditte Italiane, con produzioni e servizi svolti esclusivamente nello Stato Italiano.

Nella Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, prevede che il Delegato Politico, come Assessore o Parlamentare, svolga il proprio compito amministrativo al servizio dei Cittadini-e Italiani-e e Stranieri-e per il tempo del loro mandato di quattro anni e compito dell’Istituzione Giudiziaria della Corte dei Conti Nazionale o Ragioneria dello Stato Italiano, legiferare norme di erogazione dei finanziamenti per gli appalti di merci e manutenzione ordinaria e straordinaria e appalti infrastrutturali, in modo d’avere una spesa uniforme in tutte le Regioni Italiane, ma soprattutto evitare la malversazione sui finanziamenti sugli appalti in generale, per favorire gruppi d’imprese o gruppi finanziari.

La Corte dei Conti dopo aver approvato in tempi certi le Delibere di Spese per Appalti preventivo e consuntivo secondo l’inderogabile prontuario dei prezzi dei prodotti delle merci e costi di spesa per i  Servizi, di Manutenzione Ordinaria e Straordinaria e Appalti Infrastrutturali, alla Corte dei Conti Provinciale e Regionale.

Il Documento d’approvazione della Corte dei Conti del Bilancio preventivi di spesa degli Appalti, sarà trasmesso a tutte le Banche Interessate a finanziare l’appalto ad un tasso d’interesse più basso, con l’accensione di una fidejussione bancaria a favore della ditta o società appaltatrice, per inizio fornitura o lavori, per cui emetterà fatture a lotti di merce o lavoro eseguiti, solo allora la Banca Finanziatrice erogherà le somme a copertura di spesa della ditta o società appaltatrice, sino al completamento della commessa d’appalto.

Gli Assessorato Comunale, Provinciale o Regionale, non potranno avere numeri di c/c con somme depositate, superiori al minimo di fabbisogno finanziabile di spese correnti.

Il Direttore di Banca che non rispetta le Norme di Erogazione dei Finanziamenti per gli Appalti di Merci, di  Manutenzione Ordinaria e Infrastrutturale, cioè eroga somme senza corrispettivi di fatture di spesa, per commettere il reato di malversazione o concorso in truffa ai danni dello Stato Italiano, per cui portati in Giudizio innanzi il Tribunale Superiore di competenza territoriale, che in realtà in materia sostituisce il Tribunale Amministrativo Regionale

Gli Assessorati Comunali, Provinciali, Regionali, tramite i loro uffici amministrativi di spesa preventivi e consunti sugli appalti, dovranno certificare le fatture mensilmente inserirle del Bilancio Informatico, con scansionata fattura, che invieranno alla Corte dei Conti competente, in modo da poter inviare controlli sulle fatture correnti e verifica dell'erogazioni dei servizi, esecuzioni delle opere e ricevimento della quantità delle merci, con controllo dei Bilanci di Spesa preventivi con i consuntivi, per essere comunicati e trasmessi alla Ragioneria dello Stato Italiano, in modo d’avere la spesa Pubblica e Privata sotto controllo e soprattutto nel tempo stabilito il Bilancio Annuale di tutte le Regioni Italiane da presentare alla Camera della Regioni Italiane e Camera Nazionale. 

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione le fatture di spesa dovranno essere controfirmati dai Delegati Civili delle Categoria di ogni Assessorato ed Istituzione, non inteso obbligatoriamente come approvazione, ma come aver preso copia e conoscenza, qualora alcune spese non dovessero corrispondere al reale o esose rispetto a lavoro di appalto o forniture, presentano a parte relazione di controllo Amministrativo alla Corte dei Conti del Capoluogo di Provincia e Regionale ad uno dei tre Tribunali Superiori competenti i quali hanno l’obbligatorietà dell’azione penale di disporre indagini e verificare qualora sussistono estremi di reato, oltre che al falso in Bilancio anche malversazioni economiche e perseguiti penalmente i responsabili a termini di legge.

Qualora risultassero spese non previste o con appalti esosi rispetto ai preventivi di spesa interviene la Corte dei Conti Regionale, che trasmetterà gli Atti alla Corte dei Conti Generale del Tribunale Superiore del Nord- Centro-Sud.

La Corte dei Conti avrà decisione di valutazione di spesa per i Grandi Appalti Infrastrutturali, sui tempi di consegna, che influenzano i costi e approvazione finale dell’erogazione dei finanziamenti, nella spesa Straordinaria Istituzionale ed Ordinaria.

CAMERE NAZIONALE DELLE REGIONI DEI DELEGATI POLITICI DELLE CATEGORIE ISTITUZIONALI SOCIALI ED ECONOMICHE

Le Elezioni dei Delegati Politici delle Categorie Istituzionali Sociali ed Economiche alla Camera Nazionale delle Regioni, sono eletti per votazione diretta, con scheda elettorale dai Cittadini-e Italiani-e aventi diritto al voto.

I Candidati Politici delle appartenenti Categorie Istituzionali Sociali ed Economiche, legittimamente eletti ai ballottaggio devono essere Residenti, per almeno due anni alla Regione in cui sono candidati.

La Composizione della Camera Nazionale delle Regioni dei delegati politici, per un totale n° 750, in percentuale al numero degli appartenenti delle Categorie Istituzionali Sociali ed Economiche.

La Camera Nazionale delle Regioni, non ha potere legislativo nazionale, ma propositivo legislativo da presentare alla Camera Legislativa Nazionale, secondo nuove necessità ed emergenze nelle varie Regioni Italiane

La Camera Nazionale delle Regioni ha potere legislativo, per uniformare con approvazione o abrogazione le delibere emesse dai Consigli delle varie Regioni Italiane.

Questo significa che normative delle Regioni Italiane devono essere uniformi è le diversità per esigenze di territorio o fiscali, devono essere approvate dopo la proposta dalla Camera Nazionale delle Regioni.

La Camera Nazionale delle Regioni, al fine di un Programmato Sviluppo Equilibrato e di Federalismo Fiscale, tra le Regioni Italiane, dovrà approvare annualmente i loro Bilanci Consuntivi, e Preventivi, che dovranno passare all’approvazione delle Camera Legislativa Nazionale, nel rispetto della Programmazione Economica Nazionale. 

CAMERE NAZIONALE LEGISLATIVA DEI DELEGATI POLITICI DELLE CATEGORIE ISTITUZIONALI SOCIALI ED ECONOMICHE

Le Elezioni dei Delegati Politici delle Categorie Istituzionali Sociali ed Economiche alla Camera Legislativa Nazionale, sono eletti per votazione diretta, con scheda elettorale dai Cittadini-e Italiani-e aventi diritto al voto.

I Candidati Politici delle appartenenti Categorie Istituzionali Sociali ed Economiche, legittimamente eletti ai ballottaggio devono essere Residenti, per almeno due anni nella Regione in cui sono candidati.

La Composizione della Camera Legislativa Nazionale dei delegati politici, per un totale n° 900 di cui 50 eletti dalle Sezioni elettorali Estere, in percentuale al numero degli appartenenti delle Categorie Istituzionali Sociali ed Economiche.

La Camera Legislativa Nazionale ha competenze legislative stabilite dalla legge. 

La Camera Legislativa Nazionale, al fine di un Programmato Sviluppo Equilibrato e di Federalismo Fiscale, tra le Regioni Italiane, dovrà approvare annualmente i loro Bilanci Consuntivi e legiferare il Bilancio Preventivo annuale delle Regioni Italiane secondo la Programmazione Economica Nazionale. 

Il numero dei componenti delle Camera Nazionale delle Regioni e della Camera Legislativa Nazionale e aumentato di numero, per impedire la corruzione nel voto dei Bilanci Regionali e voto sulle Leggi Nazionali e Bilancio Nazionale, anche in virtù di uno stipendio adeguato alla funzioni dei delegati politici al Servizio dei Cittadini-e Italiani-e Elettori e dello Stato Italiano.

La Democrazia Rappresentativa Partecipativa e Cogestione, consente una rappresentatività politica reale della composizione della Società Civile Italiana, dove prima sono sanciti i Doveri Civici, per ottenere i Diritti Civili, con i ricambi necessari a dare opportunità di partecipare e cogestire la politica programmatica, sulla base della meritocrazia e professionalità della classe dirigente Politica, Istituzionale, Sociale ed Economica.

 

      PACE     LAVORO           GIUSTIZIA    LIBERTà

 

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